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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente di Haiti Jovenel Moise è stato assassinato all’alba da un commando composto – secondo il governo haitiano – da killer stranieri. Il gruppo armato ha fatto irruzione all’interno della villa del capo di stato. Ferita gravemente la moglie, Martine Moise, che si trova in gravi condizioni in un ospedale di Port-au-Prince. Secondo le prime informazioni, anche Martine Moise era rimasta uccisa, ma l’ambasciatore di Haiti a Santo Domingo, Smith Augustin, ha poi smentito.

Intanto i confini del Paese e l’aeroporto internazionale di Port-au-Prince sono stati chiusi mentre la legge marziale è stata imposta. Il premier ad interim Claude Joseph ha dichiarato lo stato d’assedio nel Paese. Il sospetto di un coinvolgimento straniero è legato al fatto che secondo fonti governative il commando sarebbe stato composto da uomini ben addestrati che parlavano in inglese oltre che spagnolo. Attraverso una dichiarazione in tv Joseph ha invitato i cittadini a mantenere la calma, promettendo di assicurare alla giustizia le persone coinvolte nell’assassinio del presidente.

“Chiedo a tutti di mantenere la calma e mi dispiace molto comunicarvi la morte del presidente. Io e tutti i ministri abbiamo lavorato da quando è arrivata la notizia e vogliamo assicurarvi che consegneremo alla giustizia gli assassini del presidente. Mantenete la calma, non vogliamo che il Paese precipiti nel caos. Questo è un giorno molto triste per la nostra nazione e per il nostro popolo”, ha detto.
Ad esprimere preoccupazione per il brutale omicidio il presidente degli Stati Uniti Joe Biden: “Siamo scioccati e rattristati nell’apprendere dell’orribile assassinio del presidente Jovenel Moise”.
(ITALPRESS).

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