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TRA le rassicurazioni del vice ministro alla Salute Fazio sull’H1N1 e l’escalation di notizie mediatiche sui decessi dovuti al virus – si pensi agli ultimi casi della vicina Campania – anche i cittadini di Potenza nutrono forti incertezze sulla nuova influenza e su come comportarsi per prevenirla o curarla.
Il risultato è una crescente e preoccupata richiesta di informazioni a medici e farmacisti, soprattutto nell’ultimo periodo, contraddistinto dall’arrivo della parainfluenza, favorita dal clima rigido e primo “assaggio” dell’epidemia stagionale attesa, invece, per l’inizio di dicembre.
A non nutrire alcun dubbio sull’argomento è il presidente dell’Ordine dei Medici di Potenza Enrico Mazzeo Cicchetti, secondo cui «il vaccino è assolutamente necessario, in particolare per le categorie più esposte, ovvero, tra gli altri, gli operatori sanitari, chi opera nel servizio pubblico e chi presenta pregresse malattie debilitanti». La posizione è, in pratica, la stessa assunta dal ministero competente. Al di là dell’opportunità del vaccino, però, non è il caso di allarmarsi per il virus H1N1.
«Forse a causa dell’eccessiva attenzione mediatica – ha sottolineato Enrico Mazzeo Cicchetti – c’è in giro troppa preoccupazione, soprattutto se si considera che le influenze, anche negli anni passati, hanno determinato molti casi di mortalità». Addirittura, secondo i dati di Fazio, con la nuova influenza ci sarebbe stata una riduzione dei morti. Bando all’allarmismo, dunque, ma sicuramente non alle corrette pratiche di prevenzione, vaccino compreso.
Nonostante le rassicurazioni scientifiche, però, la gente continua a volerne sapere di più e a chiedere incessantemente notizie del vaccino, il cui arrivo in Basilicata è previsto per domani, quando inizieranno le vaccinazioni per il personale sanitario.
Dal 9 novembre il vaccino sarà, invece, disponibile per le categorie di pazienti che presentano particolari patologie.
«Nell’ultimo mese – sostengono alcuni farmacisti del capoluogo – sono aumentate le richieste di informazioni da parte sia delle persone anziane che dei giovani adulti sull’arrivo del vaccino».
«L’aumento della preoccupazione – è il commento di un operatore del settore – può essere di certo indotto dall’attenzione che la televisione, e i media in generale, stanno dedicando all’argomento».
In ogni caso chi vorrà avere maggiori informazioni sul vaccino potrà rivolgersi agli uffici sanitari o al proprio medico di base.
Roberta Senese

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