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Rocco Galasso si è tuffato nell’attività a favore del Potenza. L’obiettivo è quello di azzerare i tempi e cercare di far quadrare il cerchio per l’iscrizione alla Seconda Divisione. L’amministratore unico si è trovato di fronte una situazione ingarbugliata e che necessitava di chiarimenti con la precedente gestione che non ci sono stati, la partenza non si può dire che sia stata delle migliori. Qualche intoppo burocratico – tipo l’inaspettata chiusura in banca del conto corrente intestato alla società – che allunga i tempi di semplificazione piuttosto che ridurli, ha fatto da contorno a tutta un’altra serie di problemi connessi. Il primo fra tutti attinente la raccolta delle firme sulle liberatorie dei calciatori. Galasso ha chiesto alla Lega lo svincolo di una parte della fideiussione proprio per emettere assegni circolari a garanzia delle spettanze degli atleti. Per non dire, poi, di tutta la modulistica federale che si sta predisponendo e nella quale deve essere ricompreso anche il certificato di disponibilità dello stadio che, ovviamente, nessuno si è premurato di chiedere in anticipo al Comune. Intanto oggi la Covisoc comunicherà al Potenza la cifra che dovrà essere ripianata per procedere all’iscrizione. Poi c’è da aprire il capitolo delle comproprietà. Galasso ha contattato il Catania per Profeta, Di Fatta e D’Elia. Risposta chiarissima: «Ve li potete tenere». E’ destinato a restare anche Iraci (in comproprietà col Bari) allo stesso modo in cui D’Aguanno (col Chievo) non si muoverà da Potenza.

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