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I soccorsi al Pala Alberti

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POTENZA – È ancora un mistero inspiegabile il disastro del Pala Alberti di Lauria, a un mese esatto dalla violenta raffica di vento che il 13 dicembre ha strappato un’ampia porzione della copertura del palazzetto comunale dello sport, e l’ha scaraventata su una palestra distante qualche decina di metri uccidendo Giovanna Pastoressa e ferendo in maniera grave altre 6 persone.

Nel centro valnocino per la giornata odierna non sono previste particolari commemorazioni, come quelle organizzate per giovedì, quando ricorrerà un mese dalla morte, dopo tre giorni nel reparto di terapia intensiva del San Carlo di Potenza, della psicologa 28enne Giovanna Pastoressa. Ma in contrada Cona è impossibile dimenticare e i sigilli della magistratura attorno all’area del Pala Alberti ricordano a chiunque passi l’accaduto. All’interno della zona “rossa”, poi, ci sono anche attività economiche che sono state costrette a fermarsi e attendono di sapere quando potranno ripartire.

Sul caso resta aperta un’indagine della Procura della Repubblica di Lagonegro per disastro, lesioni e omicidio colposi, coordinata dal procuratore capo, Gianfranco Donadio, assieme al pm Rossella Maria Colella.

Da capire c’è ancora come sia stato possibile che il vento sia riuscito a sollevare quella porzione della copertura del palazzetto inaugurato non più tardi di 11 anni fa, lunga circa 30 metri per 8 di larghezza, in pesante legno laminato e cemento, con tanto di pannelli fotovoltaici agganciati.

Le raffiche di vento incriminate, infatti, avrebbero sì abbattuto diversi alberi e rovesciato un autobus tra Lauria e dintorni, ma non avrebbero danneggiato allo stesso modo altre strutture nei dintorni del palazzetto dello sport di proprietà del Comune, che svetta coi suoi 12 metri d’altezza.
Per questo gli inquirenti hanno già raccolto anche i dati meteorologici sulla tempesta di venerdì 13 dicembre, con l’obiettivo di capire se si è davvero trattato di una tromba d’aria, o comunque di un evento del tutto eccezionale, imprevedibile e incontenibile.

In caso contrario, infatti, è evidente che verrebbero in risalto una serie di possibili responsabilità, dall’allerta mancata alle possibili debolezze strutturali del palazzetto. Non a caso tra i primi documenti raccolti dai carabinieri della compagnia di Lauria c’è tutto quanto presente in Comune sulla realizzazione del palazzetto e della struttura poco distante che ospitava la palestra “Cam sport & salute”.

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