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I funerali di Giovanna Pastoressa a Lauria

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Il saluto alla 28enne uccisa dai detriti del Pala Alberti. Sta bene il figlio di Pittella operato ieri al San Carlo. Era l’ultimo dei feriti trasportati a Potenza


LAURIA (POTENZA) – «La decisione di donare gli organi è la conseguenza, quasi ovvia, dello stile di vita di Giovanna, una ragazza piena di vita che sa comunicare solo vita. La sua testimonianza continua attraverso gli organi che faranno vivere bene altre persone».
Con queste parole Monsignor Vincenzo Orofino – vescovo delle diocesi di Tursi Lagonegro – ha ricordato, ieri a Lauria, Giovanna Pastoressa, la 28enne psicologa travolta, venerdì scorso, dal crollo del tetto della palestra di contrada Cona in cui si stava allenando.
Orofino ha officiato i funerali nella chiesa di San Giacomo, davanti a tanti rappresentanti istituzionali e delle forze dell’ordine.
«La positività di Giovanna – ha aggiunto durante l’omelia – sta tutta nel suo messaggio d’amore pubblicato il 6 novembre scorso, quando ha spiegato l’importanza e la bellezza del rialzarsi. Ed è proprio in queste parole che la sua famiglia e l’intera comunità devono ritrovarsi».
Accanto a diversi sindaci, erano presenti anche il presidente del Consiglio regionale lucano Carmine Cicala, il viceprefetto di Potenza Incollingo, il vicepresidente dell’Ente parco nazionale del Pollino Franco Fiore, e rappresentanti dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco e della Guardia di Finanza. Ma, soprattutto, c’era un fiume di persone, laurioti e non, che erano lì con gli occhi lucidi in rigoroso silenzio rotto solo dal fragoroso applauso che ha salutato l’arrivo del feretro.
Il sindaco Angelo Lamboglia aveva disposto il tutto cittadino: «Abbiamo subito un dramma che ci ha messi in ginocchio, per questo abbiamo deciso di evitare tutti gli eventi per le festività natalizie e di togliere anche le luminarie. Siamo molto colpiti e faremo di tutto per rimanere vicini ai familiari di Giovanna», ha affermato il primo cittadino.
«Piena fiducia nella giustizia», ha dichiarato Cicala, riferito all’inchiesta della procura di Lagonegro sul distacco, per effetto del vento, di parte della copertura del palazzetto dello sport di proprietà del Comune, che è poi precipitata a decine di metri di distanza sulla palestra “Cam sport & salute” provocando la tragedia (attualmente i pm indagano contro ignoti per omicidio, lesioni e disastro colposi).
«Il dramma nel dramma – ha aggiunto il presidente del parlamentino lucano – è che non si riesce a trovare una spiegazione coerente con quanto stesse facendo Giovanna in quegli attimi terribili. Siamo vicini ai familiari e all’intera comunità».
Ieri intanto, a Potenza, è stato operato anche il figlio sedicenne dell’ex governatore Marcello Pittella, che era l’ultimo dei 4 feriti trasportati venerdì sera al San Carlo in codice rosso (altri tre feriti in maniera più lieve sono stati curati nel polo ospedaliero di Lagonegro).
L’intervento, per la riduzione di una brutta frattura cranica, è durato circa 3 ore e si è concluso con esito positivo. In precedenza erano stati operati anche un altro sedicenne, con una frattura all’orbita dell’occhio sinistro, e un 59enne con problemi alla mandibola.

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