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Il medico legale, Giulio Di Mizio ha avviato ieri gli esami autoptici sul corpo del ragazzino di 13 anni, bulgaro, deceduto all’ospedale di Catanzaro nei giorni scorsi ma non ha ancora completato tutte le attività e oggi sono previsti altri esami. Al termine degli accertamenti sarà fatta una prima relazione preliminare da inviare alla Procura della Repubblica. Solamente tra 90 giorni si potrà avere l’esito definitivo dell’esame autoptico.
L’autopsia dovrà accertare principalmente le cause della morte del ragazzo e stabilire se ci sono state negligenze da parte dei medici che lo hanno avuto in cura. Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Alberto Cianfarini, ha emesso 26 avvisi di garanzia nei confronti di medici ed infermieri che erano in servizio nei reparti dell’ospedale di Catanzaro dove il ragazzo è stato ricoverato. L’inchiesta della Procura ha avuto inizio dopo la denuncia della madre del ragazzo, una cittadina bulgara che da vive a Sellia Marina con un compagno italiano.
Nei giorni scorsi il ragazzo ha avvertito dei dolori addominali mentre era a scuola ed è stato portato in ospedale. Dopo una visita medica è stato dimesso. Successivamente il tredicenne è tornato in ospedale dove è morto dopo un intervento chirurgico. All’età di due anni, quando viveva in Bulgaria, il tredicenne aveva ingerito della soda caustica che gli aveva provocato dei seri danni agli organi. Secondo l’azienda ospedaliera il ragazzo è deceduto per una patologia estremamente rara che non era prevedibile nè diagnosticabile.

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