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La Giunta regionale ha approvato ieri la delibera per la richiesta al Governo della dichiarazione di stato di calamità, conseguente ai gravi danni provocati all’agricoltura dalle piogge e gli allagamenti degli ultimi giorni. Attualmente sono stati analizzati solo i dati raccolti in una parte della provincia di Matera, ma il fenomeno sarebbe stato purtroppo più vasto, investendo, sia pure con diversa gradazione, anche alcune zone del Potentino, aree, queste, su cui sono state disposti nuovi accertamenti puntuali particella per particella. I primi dati disponibili, intanto, già danno una dimensione della gravità del fenomeno. Nelle prime aziende oggetto del sopralluogo nel Metapontino, in particolare nei pressi delle foci dei fiumi Bradano, Basento e Sinni, i danni computabili ai fini della dichiarazione dello stato di calamità (ossia solo quelli alle strutture e agli impianti arborei, mentre le colture erbacee, sebbene gravemente colpite, sono escluse dalle provvidenze e, quindi, dal computo) ammontano a circa 3 milioni di euro. I tecnici, al momento, stimano che il computo totale possa attestarsi a non meno di 10 milioni di euro. In ogni caso negli uffici del Dipartimento Agricoltura si lavora incessantemente per accelerare il più possibile l’inoltro della richiesta di dichiarazione di stato di calamità naturale anche per la Basilicata per ottenere dal Governo le provvidenze del Fondo nazionale di solidarietà per le calamità naturali già attivate in favore di altre cinque Regioni. Per questo le attività di ricognizione andranno avanti nei prossimi giorni anche per rilevare aggravamenti conseguenti al perdurare delle avverse condizioni meteorologiche. «La situazione delle aree rurali colpite da questa ondata di maltempo -ha spiegato l’assessore Vilma Mazzocco- può definirsi sicuramente eccezionale. Non solo sono state distrutte le coltivazioni, ma danneggiate anche case coloniche, stalle, strade, acquedotti e altre strutture a servizio delle aree rurali per rimettere a posto i quali sono necessarie le risorse di Protezione civile e Governo che già si sono attivati per altre realtà». «Stiamo mettendo in campo tutto il nostro impegno per dare risposte al mondo agricolo in tempi brevi -ha detto il presidente della Regione Vito De Filippo- nella certezza che il Governo non farà mancare alle aziende della Basilicata quanto già riconosciuto a imprese agricole di altre aree del Paese». Il capogruppo dei senatori di Italia dei valori, Felice Belisario, richiama i provvedimenti già formalizzati per altre cinque regioni, «perché -dice- la drammatica situazione del territorio lucano merita gli stessi provvedimenti riservati al Centro-nord». Belisario ha inviato una richiesta formale alla presidenza del Consiglio dei Ministri. «È necessario -spiega- ripristinare la funzionalità delle infrastrutture e delle attività produttive, aiutare le famiglie in difficoltà e varare provvedimenti per la messa in sicurezza dei siti più a rischio. L’Italia non può continuare a distinguersi per una politica di mala gestione post-emergenza deleteria e dispendiosa». Dello stesso tenore la denuncia lanciata dal presidente della Provincia, Franco Stella, che ha scritto al ministro. Per la Provincia, ammontano a 1.526.000 euro i danni procurati dal maltempo sui 1.500 chilometri della rete stradale. Lo ha annunciato l’assessore alle Infrastrutture della Provincia di Matera, Giovanni Rondinone, ieri nel corso dei lavori del Consiglio. Rondinone, il quale ha evidenziato le difficoltà legate al ripristino e alle frane, ha riferito che l’Ente ha fatto fronte alle emergenze ma che occorrono risorse aggiuntive per i danni procurati in altri settori come l’agricoltura. «Non ci sono solo le calamità naturali del Veneto, anche il nostro territorio ha immediato bisogno di aiuti», ha stigmatizzato Stella con il presidente del Consiglio provinciale Aldo Chietera, che non hanno dubbi in merito alla presa di posizione a sostegno delle ragioni di una provincia sconfitta dal maltempo. In ordine alla questione Stella ha poi scritto al presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro delle Politiche agricole, inviando copia della lettera al prefetto di Matera, al presidente della Regione, all’assessore regionale all’Agricoltura e ai parlamentari lucani, evidenziando come: «Una emergenza senza precedenti -sottolinea il presidente Stella- che dobbiamo poter affrontare in un clima sereno e solidale. Auspico, inoltre, che i parlamentari lucani possano adoperarsi per sostenere le ragioni della propria terra».

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