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Stamani, sono stati resi noti i dati contenuti nel primo rapporto (realizzato da Legambiente) “Basilicata a tavola”, nel corso di un incontro a cui hanno partecipato l’assessore regionale all’ambiente Agatino Mancusi, il responsabile dell’Osservatorio regionale ambiente e legalità, Pietro Fedeli, e i rappresentanti delle forze dell’ordine.

Nel 2009 in Basilicata sono stati circa 2.500 i controlli sui prodotti agroalimentari effettuati da Carabinieri, Corpo forestale, Guardia Costiera, Regione e Ispettorato centrale per il controllo della qualità (Iccq): le ispezioni rappresentano il sei per cento del dato nazionale, con circa 175 frodi e irregolarità scoperte.

Il maggior numero di controlli è stato effettuato dai Carabinieri, con 34 milioni di chilogrammi di prodotti sequestrati (con un valore di 2,3 milioni di euro) e dieci strutture di ristorazione chiuse (rispetto alle 86 del 2008). Sono state invece 64 le persone denunciate dal Corpo forestale dello Stato (con sanzioni per 1,1 milioni di euro) mentre appena cinque sono state le violazioni scoperte dalla Guardia costiera di Maratea (Potenza), in riferimento a norme sull’etichettatura dei prodotti ittici. «Serve una maggiore cultura sui prodotti locali – ha detto Mancusi – in una terra che ha prodotti tipici di altissima qualità e un grande numero di controlli che ne tutela il valore, e che devono essere quindi prima di tutto consumati dai lucani, e poi valorizzati all’esterno».

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