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di ROMOLO COZZA
«Penso ad una città e ad area urbana eco-sostenibile tra sviluppo economico, equità sociale, rispetto dell’ambiente. È la cosiddetta regola dell’equilibrio delle tre “E”: ecologia, equità, economia». Lo ha detto Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, ieri sera a Castiglione Cosentino intervistato da Adriano Mollo, giornalista del Quotidiano della Calabria. nel corso dell’incontro dal tema, “Il nord del sud” inserito nella rassegna “Il dire & i detti”. Mario Occhiuto, accolto dal sindaco di Castiglione Cosentino, Antonio Russo e dal consigliere regionale, Salvatore Magarò, ideatore della rassegna, ha parlato ieri innanzitutto da architetto. Ha riscosso applausi quando ha dichiarato che la vera motivazione che lo spinto a candidarsi a sindaco è stata quella di mettere a disposizione la sua professionalità perché «attraverso una buona architettura legata all’urbanistica, si può cambiare un territorio, ma anche ottenere servizi efficienti, e strutture belle, per dar corpo a diversi diritti, come quello alla salute, alla sostenibilità e quindi spazi e luoghi fatti per migliorare la qualità della vita ai cittadini». Nel corso della conversazione è stata proiettata anche una serie di foto e video sull’expo di Shanghai, costruita in meno di un anno, ma con un territorio vasto come la città di Cosenza. I temi amministrativi non sono stati messi da parte. Si è parlato a lungo di area urbana. Il sindaco ha detto che l’aggregazione di Comuni deve essere intesa a relazionarsi su cose concrete come la gestione della raccolta differenziata che a suo parere, deve essere impostata su servizi integrati, con politiche sinergiche e atti concreti. «Mi auguro – ha detto Occhiuto a margine – che sui trasporti integrati dell’area urbana non ci siano strumentalizzazioni e se anche dovessero esistere diverse proposte, l’importante è che non si disperdano le risorse». Nell’ultima parte della serata, conversando con il sindaco di Montalto Ugo Gravina, il tema della metroleggera (con l’ormai dichiarata volontà di Occhiuto di rivedere il progetto) è stato approfondito. E se nei giorni scorsi il sindaco aveva ricevuto dai colleghi Cavalcanti e Greco il “rimprovero” per una visione troppo “cosenzacentrica”, ieri sulla sua posizione ha trovato la sponda convinta di un altro pezzo d’area urbana: Montalto, appunto. Era parso chiaro già dall’uscita nei giorni scorsi di Alba Mazzotta, consulente del Comune. Ora la conferma viene proprio da Gravina, che ha detto di essere d’accordo con la visione di Occhiuto: la metroleggera deve assicurare un collegamento veloce tra Cosenza, Rende e Unical e per ottenerlo si potrebbe sfruttare la linea ferrata esistente, aggiungendo il collegamento tra Quattromiglia e l’Unical. Il servizio su ferro, ha spiegato poi Occhiuto, può essere integrato con una circolare su gomma che assicuri un servizio capillare nell’area urbana. L’intervento, così concepito, costerebbe meno. E qui si innesterebbe la discussione sul rischio di perdere i 160 milioni di euro stanziati per la metro. «Troppo spesso si lavora con l’assillo di dover spendere i soldi e il risultato – ha detto Occhiuto – è che i soldi vengono spesi male».

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