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Migliora la situazione sulla rete viaria italiana e di conseguenza anche in alcuni tratti stradali della Calabria. A segnalarlo è Viabilità Italia, il Centro di coordinamento istituito presso il Viminale, secondo cui al momento non ci sono «particolari turbative o criticità». Gli imbarchi da e per la Sicilia dal porto di Villa San Giovanni sono «regolarmente fruibili» ma permangono rallentamenti significativi sulle statali 106, 18, 280, 182 e 283.

BENZINA ESAURITA, SI TEME PER I GENERI ALIMENTARI
Dopo l’esaurimento delle scorte di carburante in quasi tutta la regione, in Calabria, se la protesta dovesse protrarsi, si teme per i generi alimentari. Lo sciopero dei camionisti, che da ieri attuano il blocco sulla rete viaria regionale mette a rischio il rifornimento di generi alimentari a supermercati e negozi dove già si registra un aumento degli acquisti che potrebbe provocare l’esaurimento delle scorte. La Confcommercio ha contattato i punti vendita della grande e media distribuzione, ma anche piccoli commercianti, e la risposta è stata la stessa: i prodotti più venduti, come la pasta, sono praticamente esauriti e si dà fondo alle scorte di magazzino. «Restano – ha detto il direttore della Confcommercio calabrese, Attilio Funaro – i prodotti più costosi». Per quanto riguarda il carburante, nella notte si sono registrate file chilometriche a quei pochi distributori che ancora avevano una scorta che però, è andata ad esaurirsi per l’afflusso di automobilisti.

AD ASTI LA MORTE DI UN AUTOTRASPORTATORE
IL CORDOGLIO DEI “FORCONI CALABRESI”
Il movimento dei Forconi – Calabria ha diramato in questi minuti un messaggio di cordoglio per la morte di un autotrasportatore Massimo Crepaldi, astigiano di 46 anni di Asti, investito mentre stava manifestando con i suoi colleghi, sulla statale 10: “Il dolore ci attanaglia il cuore – riporta la nota del movimento – per la morte di Massimo Crepaldi, camionista astigiano travolto durante i blocchi autostradali, a cui aveva aderito con spirito ed ardore proprio alla categoria ed a tutti i “Forconi” d’Italia. Inchiniamo le nostre bandiere ed i forconi a lutto”

LA GIORNATA DI IERI, CAOS IN TUTTA LA CALABRIADalla mezzanotte di domenica dunque, la protesta degli autotrasportatori è esplosa pienamente anche in Calabria e ciò che si temeva è puntualmente accaduto: le corsie e aree di stoccaggio degli imbarcaderi di Villa San Giovanni nuovamente occupate dai tir, circa 80 quelli in sosta ieri. Non si registrano problemi alla circolazione e all’imbarco di automobili e persone, ma ancora una volta non consentito il traghettamento dei mezzi pesanti, tranne che in alcuni casi. Non siamo ai livelli degli scorsi giorni, ma la situazione pare destinata a peggiorare se si considera che la protesta, comunque estesa all’intero Paese, dovrebbe durare fino a venerdì.
Un’ondata di sciopero degli autotrasportatori che potrebbe mettere davvero in ginocchio l’intera Calabria.
Nel Reggino, a secco di carburante tutti i distributori di Villa San Giovanni, Campo Calabro, Scilla e pure Bagnara Calabra. Problemi per gli spostamenti verso l’unico presidio ospedaliero della Costa Viola, lo “Scillesi D’America”.
Benzina e gasolio esauriti ovunque, con i cittadini che tentano la caccia alla benzina e al gasolio per poi vedere deluse le loro ultime speranze dai cartelli con su scritto “chiuso”, “tutto esaurito” e via dicendo.
Ieri mattina, a Villa, l’ultima possibilità di fare rifornimento l’ha offerta un distributore rimasto chiuso sabato, ma nel giro di poche ore il carburante è finito e gli automobilisti che attendevano pazientemente in fila sono stati costretti a fare marcia indietro.
Nella città dello Stretto (e non solo) l’allerta è scattata nella mezzanotte di domenica quando sono scesi in campo gli autotrasportatori reggini che hanno inteso solidarizzare con i colleghi siciliani, che a loro volta hanno formato nuovi blocchi a Villa e sull’altra sponda dello Stretto. Gruppi di manifestanti che hanno messo in atto dei presidi impedendo il transito a tir e camion sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria a Rosarno, Gioia Tauro, Campo Calabro e Villa San Giovanni. Grande lavoro per le forze dell’ordine, con la Polstrada in prima linea.
E intanto a Villa si segnalano le prime lamentele di cittadini e operatori economici, che nei giorni scorsi avevano ben tollerato l’assedio dei tir. Sui villesi cominciano infatti ad abbattersi i disagi della protesta, visto che a secco di carburante molti sono rimasti a piedi e non possono neanche recarsi al lavoro. Nei supermercati e negli altri negozi gli scaffali iniziano a svuotarsi, e cresce il panico tra la gente.

A Catanzaro, la protesta dei tir sulla 280
È il bivio di Settingiano, sulla statale 280 dei Due Mari, lo snodo catanzarese della protesta degli autotrasportatori. Sin dalle 8 di ieri mattina, i tir hanno iniziato a occupare, in entrambi i sensi di marcia, una delle due carreggiate: non un vero e proprio blocco ma un rallentamento della circolazione tra il capoluogo e Lamezia, con il transito limitato solo alle auto, mentre tutti i mezzi pesanti venivano fermati e invitati a unirsi alla mobilitazione. Sul posto, diverse volanti della Stradale e agenti della Digos. E tra le decine di camion parcheggiate ai margini della sede stradale, alcuni sono della ditta di autotrasporti Ammirato.
Sul posto c’è il titolare di quest’azienda che trasporta in tutto il Paese merce a temperatura controllata. Mario Ammirato punta il dito contro l’eccessivo costo del gasolio, l’aumento dei pedaggi autostradali, le difficoltà nell’accesso al credito e il costo delle assicurazioni schizzato alle stelle. «Le compagnie fanno problemi all’automobilista che ha un minimo sinistro – commenta – figuriamoci a chi ha 30 o 40 mezzi da assicurare. Per non parlare dei pagamenti che arrivano sempre in ritardo mentre noi dobbiamo pagare tutto subito, dalla benzina alla manutenzione dei tir». Molti autotrasportatori denunciano una situazione ormai al limite, tanto da alimentare una concorrenza sleale e selvaggia. «Il prezzo della benzina è diventato proibitivo – sottolinea Rosario Amerato – i pagamenti, in media, arrivano con 200/240 giorni di ritardo, le banche hanno chiuso i rubinetti a tutti, figuriamoci a noi. Se si considera che un viaggio da Catanzaro a Milano ci costa 2000 euro, è diventato sconveniente lavorare: restando fermo, in questo momento, sto risparmiando».
Tra i camionisti c’è anche qualche reduce dalla protesta siciliana. Mario, per esempio, da Pordenone è partito la settimana scorsa per un viaggio al Sud e si è unito alla mobilitazione. «Ora qui c’è entusiasmo – dice – ma tra qualche giorno il clima sarà diverso.. Quando non hai spazi per lavarti o per mangiare, le cose cambiano. E poi bloccando tutto rischi di metterti contro la gente che non trova la merce sugli scaffali o benzina ai distributori».

A Vibo si rischia anche il blocco della raccolta rifiuti
Presi d’assalto anche nel Vibonese i distributori di carburante con lunghe file non solo nei pressi delle stazioni di servizio ma anche in buona parte della città capoluogo. Il blocco dei tir, nel territorio vibonese, ha interessato quattro svincoli autostradali: Mileto, Serre, Sant’Onofrio e Pizzo-Angitola.
Non è solo la corsa per la benzina a preoccupare ma anche, così come in altre province, la possibile paralisi del servizio di raccolta dei rifiuti. Una eventualità che andrebbe ad aggravare ulteriormente la situazione del servizio, soprattutto nella città capoluogo tanto che la stessa società Eurocoop, che si occupa della raccolta e che ha interessato il sindaco, ha parlato a chiare lettere di gravi problematiche igienico-sanitarie. Ieri mattina, infatti, il blocco ha, di fatto, impedito ai mezzi dell’azienda il transito sul tratto di collegamento Vibo-Lamezia e, quindi, di raggiungere l’impianto di conferimento della Daneco, costringendo gli autisti a fare marcia indietro con i mezzi a pieno carico ed inutilizzabili per un ulteriore giro di raccolta.

A Crotone bloccata la statale 106
Tutta la Calabria paralizzata dunque, e anche nel Crotonese, sotto la comune bandiera dei “Forconi”, autotrasportatori e anche cittadini hanno bloccato la statale 106 jonica e la “107” silana, dalle 9 in poi, all’altezza della rotatoria di Passovecchio. Decine i tir fermi, mentre un folto gruppo di persone si riversava ad ondate sulla carreggiata. Ci avevano tentato venerdì scorso a bloccare la 106, ma la protesta di un gruppo di crotonesi, organizzata con un tam-tam su “facebook”, era solo parzialmente riuscita, ed alla fine era stata rinviata. I “Forconi crotonesi” sono comunque diversi dagli altri “Forconi” perché la manifestazione della “106”, racchiude motivazioni più ampie rispetto a quelle degli autotrasportatori. Ieri, infatti, non si protestava solo per il caro benzina, per le autostrade e per l’Irpef, ma anche per la mancata bonifica delle aree industriali dismesse e, soprattutto, per l’emergenza occupazionale. Si protestava per lo stato disastroso della “106” nella provincia pitagorica e per i treni a lunga percorrenza soppressi. Non c’erano sigle o partiti, ma un motivo di ambiguità è stato colto nella presenza di alcuni noti rappresentanti locali di “Forza nuova”, che hanno dichiarato di partecipare come semplici cittadini. A causa del blocco è stato annullato anche lo spettacolo “Niente progetti per il futuro” di Giobbe e Iacchetti in programma oggi e domani al teatro Apollo.

A Cosenza, lunghe code ai distributori di benzina
File chilometriche ai distributori, servizi ridimensionati, e cartelli con la scritta “tutto esaurito”: una “crisi del carburante” che ieri ha paralizzato anche Cosenza. Già da domenica sera il panico dei cittadini ha creato uno “svuotamento” repentino dei distributori, dopo l’annunciato sciopero già nei giorni scorsi degli autotrasportatori che protestano contro le liberalizzazioni del Governo. Tante in città le pompe di benzina che hanno esposto il cartello “tutto esaurito” o “pompa fuori servizio” come in viale Mancini, in viale della Repubblica, piazza Loreto e altre due in piazza Riforma, mentre le poche aperte sono state letteralmente prese d’assalto dai cittadini.
Code chilometriche che si sono protratte oltre gli orari canonici dei distributori: ieri sera, intorno alle 20, era ancora aperta la pompa di benzina in viale Roma, con una fila di oltre 30 auto. «Questo sciopero non dipende da noi benzinai – ha affermato il titolare – ma dagli autotrasportatori che stanno attuando dei blocchi di protesta in tutto Italia e quindi a noi non giunge il rifornimento di carburante. E’ rimasta solo benzina, tutto esaurito per il diesel». «Siamo esausti – ha aggiunto – e c’è stata una marea interminabile di auto in coda. Rimaniamo aperti finchè il prodotto non si esaurirà».
La preoccupazione è che il blocco degli autotrasportatori possa creare ulteriori e più gravi disagi non solo agli automobilisti ma a tutta la città anche perchè le forze dell’ordine, avrebbero ridimensionato notevolmente le uscite per servizi esterni al fine di risparmiare carburante e garantire le procedure di emergenza, e così anche il servizio di nettezza urbana. Sarebbe stati, infatti, rallentata la raccolta dei rifiuti proprio a causa della penuria di carburante, mentre la città incomincia ad essere ricolma di cumuli di sacchetti di immondizia. Ci si avvia insomma, verso una vera e propria emergenza.

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