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Sono 22.253 i nuovi casi di Coronavirus in Italia, circa 7.654 in meno rispetto a 24 ore fa.

Un dato fortemente condizionato dalla diminuzione di tamponi fatti: 135.731 contro i 183.457 di ieri.

È quanto emerge dal quotidiano bollettino sull’emergenza Coronavirus, reso noto dal Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore della Sanità.

Le vittime da inizio pandemia sono ora salite a 39.059, ben 233 in più di ieri. Il totale degli attualmente positivi è arrivato a 396.512, dei quali 375.650 sono in isolamento domiciliare. Sono 19.840 le persone ricoverate negli ospedali, quasi mille più di ieri, mentre le persone in terapia intensiva diventano 2.022, 83 in più di un giorno fa.

La regione con il maggior numero di nuovi contagiati è sempre la Lombardia con 5.278 casi, seguita da Campania e Toscana, entrambi appena sopra quota duemila. Nessuna regione ha comunque meno di cento casi.

Dal punto di vista ospedaliero la regione più intasata è la Lombardia (4.406), seguita la Piemonte e Lazio. Queste tre regioni sono anche quelle con le terapie intensive maggiormente affollate.

Ma la maggiore preoccupazione per il Governo riguarda gli indici rt. In forza del livello di questo indice potrebbero essere la Calabria, il Piemonte e la Lombardia le Regioni che potrebbero rischiare di rientrare nelle prime ordinanze del ministero della Salute con la previsione di misure più restrittive, collocandosi in uno scenario 4 di rischio alto.

Piemonte e Lombardia, in particolare, hanno superato la soglia dell’indice di trasmissibilità Rt pari a 2 (rispettivamente sono a 2.16 e 2.09) e la Calabria è a 1,66. I dati del nuovo monitoraggio atteso per domani potrebbero però segnare un cambiamento del trend, poiché potrebbero iniziare a riportare gli eventuali effetti legati alle misure dell’ultimo dpcm.


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