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REGGIO CALABRIA – Attimi di tensione si sono registrati ieri (ma se ne è avuta notizia oggi) a Reggio Calabria tra gli immigrati sbarcati domenica della scorsa settimana e ospitati in una struttura sportiva della città, lo “Scatolone” del quartiere Botteghelle. Dopo 8 giorni di forzata convivenza all’interno della struttura, tra gruppi ed etnie diverse (afghani, palestinesi, curdi, iracheni), ieri sono saltati in nervi tra un gruppetto di almeno cinque persone. In particolare, sembrerebbe che la tensione con i relativi disordini sia esplosa tra componenti religiose diverse all’interno delle etnie, nello specifico tra immigrati di fede musulmana e immigrati di fede cristina. Prima che la lite potesse degenerare coinvolgendo agli altri ospiti, però, gli uomini delle forze dell’ordine hanno efficacemente riportato la calma all’interno della struttura. Da otto giorni i 162 immigrati (dei 172 iniziali 10 tra scafisti e fiancheggiatori sono stati fermati dalla Guardia di Finanza) sono assistiti dalla protezione civile, in attesa di essere trasferiti altrove. Finora, però, non è stato trovato abbastanza spazio nei centri d’accoglienza, pertanto si prolunga il soggiorno presso la struttura reggina.

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