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La Guardia di Finanza davanti al cimitero di Tropea per le indagini

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TROPEA (VIBO VALENTIA) – Il Comune di Tropea si costituirà parte civile nell’eventuale processo sulla vicenda del “cimitero degli orrori”.

Come riportato nell’edizione cartacea di sabato scorso, giovedì, infatti, la Giunta comunale, ha provveduto a dare indirizzo per la nomina di un legale a tutela dell’interesse dell’Ente. Alla presenza del segretario generale Francesca Massara, erano presenti il sindaco Giovanni Macrì, il vice sindaco Roberto Scalfari e l’assessore Caterina Marzolo. Assenti le altre componenti della Giunta, ossia Erminia Graziano e Greta Trecate.

Come si sa, nella giornata dell’8 febbraio scorso, la guardia di Finanza ha proceduto ad alcuni sequestri, nonché a trarre in arresto le tre persone (Francesco Trecate, il figlio Salvatore, e Roberto Contartese) che si occupavano del cimitero, con l’accusa gravissima di associazione a delinquere, violazione di sepolcro, distruzione di cadavere, illecito smaltimento di rifiuti speciali cimiteriali e peculato.

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In effetti, secondo le accuse, i tre profanando i loculi, portavano fuori i cadaveri, per poi farli a pezzi e bruciarli o buttarli nel cassonetto della spazzatura allo scopo di recuperare nuove sepolture e farseli pagare a caro prezzo. Una storia orribile che ha ferito l’intera città. Uno di questi, Francesco Trecate, era dipendente comunale e quindi il custode del cimitero, verso il quale, il comune, ha emesso nell’immediato la sospensione d’ufficio.

In questa brutta e triste storia, e quindi nell’ambito del relativo procedimento penale, il Comune si ritiene parte offesa e quindi avverte la necessità di tutelare le proprie ragioni ed interessi. Quindi è stato ritenuto opportuno costituirsi parte civile. E poiché l’Ente, nell’assetto organizzativo – funzionale non contempla l’ufficio legale, ha dato indicazione affinché venga individuato un legale esperto per difendere i suoi interessi.

Fin qui, dunque, i fatti. Ma la vicenda assume, se si vuole, un carattere particolare. Detto dell’assenza dell’assessore Trecate dalla riunione di giunta, verosimilmente per una questione di opportunità, visto che nella vicenda sono arrestati due suoi congiunti, l’altra assenza è quella dell’assessore Erminia Graziano. Che è la madre dell’avvocato Francesco Muscia, vale a dire il difensore di Roberto Contartese. Precisato – doverosamente – che un indagato può legittimamente scegliere il difensore che gli si confà meglio, la questione tuttavia assume una connotazione decisamente curiosa. In buona sostanza, palazzo Sant’Anna, che in questo caso è rappresentato anche dall’assessore Erminia Graziano – la quale, tra l’altro, detiene la delega ai servizi cimiteriali -, andrebbe a chiedere i danni non solo ai consanguinei di un proprio assessore (la Trecate, appunto) ma anche all’indagato assistito da un avvocato, figlio di un componente della stessa Giunta.

Nulla di anomalo, ribadiamo, ma è lecito ritenere che a questo punto le opposizioni possano sollevare all’esecutivo una questione di opportunità.

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