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SELLIA MARINA (Catanzaro) – Cinque persone sono state denunciate dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina e dai colleghi del Nucleo operativo ecologico del Comando provinciale di Catanzaro, nell’ambito dell’attività di contrasto ai reati di natura ambientale. Oltre alle denunce, i militari dell’Arma hanno anche provveduto ad elevare le relative sanzioni e a sequestrate un’area di circa 6mila metri quadri. A Simeri Crichi i carabinieri hanno denunciato una donna M.E., 59 anni, di nazionalità polacca, nella sua qualità di rappresentante legale di un’azienda agricola con sede in località Porto d’Orra. Dalle indagini è stato possibile evidenziare che era stato realizzato uno scarico di reflui originati dall’attività di lavorazione e trasformazione industriale di agrumi in succhi e derivati. Questi venivano convogliati in una condotta e finivano nel fosso «Pilacco», situato nei pressi della strada statale 106 ionica. Inoltre, è stato possibile appurare l’attivazione di un generatore di vapore senza alcuna comunicazione, procedendo anche allo smaltimento illecito dei rifiuti in un forno esterno situato nei pressi dello stabilimento, anche in questo caso senza alcuna autorizzazione. 

La seconda operazione è stata portata a termine a Sersale, dove i militari dell’Arma hanno accertato l’esistenza di un sito non autorizzato per la gestione e lo stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi e non, oltre a rifiuti solidi urbani. Quattro le persone denunciate per le violazioni in materia ambientale, nella loro qualità di componenti unici della società incaricata del servizio di gestione dei rifiuti per il Comune di Sersale. I quattro sono accusati di violazioni in materia di raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti, scarico di acque reflue e mancanza delle necessarie autorizzazioni. L’area di circa 6mila metri quadri, situata in località Monacheria, è stata posta sotto sequestro.
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