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ALLA FINE il sindaco di Viggianello, assieme agli altri primi cittadini, non è arrivato fino a Potenza per parlare con i tecnici dell’Arpab. «Abbiamo preferito attendere un paio di giorni per stabilire una riunione operativa». Ma intanto dall’Enel sembra che non siano arrivate le spiegazioni ufficiali che Vincenzo Corraro attende ancora. «Chiarezza, da questo punto di vista, non c’è stata». ma allora il piano d’azione qual è? «Stiamo mettendo in porto azioni eclatanti, manifestazioni e valutiamo la possibilità di poter presentare denuncia alla Procura, soprattutto sulla vicenda delle centraline che dovrebbero controllare le emissioni. Centraline mai installate». Insomma, da una parte l’Enel dice che p tutto sotto controllo, che si brucia solo legna, dall’altra i sindaci “contro” che non hanno nessuna intenzione di mollare la presa.

Il sindaco racconta di una centrale all’opera soprattutto di notte, come se ci fosse qualcosa da nascondere e di un fumo denso che si abbatte su Viggianello ogni volta viene messa in funzione. «Questa cosa viene avvertita costantemente, cosa stanno respirando non lo sappiamo». Ma anche in provincia di Cosenza le cose si stanno agitando e si prospetta una manifestazione che probabilmente coinvolgerà nuovamente le due province. «L’incidente di ieri – dicono – è la nostra piccola Seveso, non possiamo attendere ancora». In pratica sembra che la questione della centrale del Mercure vada verso un inasprimento dei toni. Ancora Corraro racconta di come «i Comuni contrari alle centrali non vengono neanche convocati alle conferenze dei servizi, a loro bastano quei comuni favorevoli, utili a dire soltanto sì». 

v.panettieri@luedi.it

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