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REGGIO CALABRIA – I riscontri alle dichiarazioni di Massimo Napoletano arriverebbero dalle intercettazioni cui verrà sottoposta l’avvocatessa Conidi. Da queste, innanzitutto, gli inquirenti apprenderanno il rapporto piuttosto stretto con la moglie di Di Dieco, Donatella Grimaldi, figliastra del boss di Sibari Giuseppe Cirillo, ucciso nel 2007. Le due donne pianificheranno le mosse giudiziarie, ma, soprattutto, parleranno degli sviluppi detentivi dell’uomo. Nell’ordinanza firmata dal Gip di Roma, Cinzia Parasporo, c’è anche il carteggio tra il procuratore generale Salvatore Di Landro (investito della vicenda dal magistrato Franco Mollace) e la Dda di Reggio Calabria. In tal senso la Conidi riferirà una conversazione avuta con un magistrato di Catanzaro: «Perché qua sta succedendo qualcosa Donatè, secondo me… perché si muove qualcuno… ma di forte per lui… perché c’è il fatto di Cisterna…». Il 19 febbraio 2013 l’avvocatessa Conidi parla ancora a Donatella Grimaldi, dicendole di essere tornata da Reggio, dove aveva visto il magistrato Franco Mollace: «Te l’ho detto… mi era arrivata questa lettera per Cisterna… e poi gliela porterò a Roma… perché forse è importante… poi rileggendola… in tutta la sua interezza… ci sono dei passi che possono interessare anche a noi… comunque poi lui era in udienza a Roma… il Cisterna… e mi ha detto poi che ci saremmo visti a Roma quando salgo…» E in effetti quel giorno, le utenze Conidi-Cisterna-Mollace si agganciano in più di un’occasione, sia con chiamate vocali, sia tramite sms. L’avvocatessa Conidi, peraltro, confiderà anche a Di Dieco le lettere di Napoletano, che chiedeva di essere spostato proprio in base ai cattivi rapporti con Di Dieco: «Ma la copia ti è arrivata dell’interrogatorio nuovo a favore di Cisterna?» chiede Di Dieco alla Conidi. I verbali riguardanti Cisterna sono un argomento ricorrente anche nei colloqui tra Antonio Di Dieco (A) e Claudia Conidi (C): «A: Ma quel verbale che lui ha fatto di… di Cisterna te l’ha mandata una copia, sennò scrivilo tu a (inc) che dobbiamo vedere che lui dice che ha confermato le dichiarazioni; C: io l’ho citato nel procedimento di Cisterna; A: e però…; C: di Lo Giudice però (inc) io c’ho quelle copie su Cisterna sì ce l’ho… sì ce l’ho, ce l’ho la copia di Cisterna e c’ho anche l’ultima in cui dice… però ancora a Cisterna non gliel’ho data quella in cui parla, dice che dopo che ha fatto le dichiarazioni su Cisterna gli hanno fatto tanti problemi, tante cose però ancora non gliel’ho data…». Secondo il Gip di Roma, peraltro, le intercettazioni telefoniche avrebbero testimoniato i rapporti confidenziali tra la Conidi e Nando Papaleo, appartenente alle forze di Polizia e in servizio presso la Dia di Reggio Calabria. I due, a detta delle risultanze investigative, si sarebbero anche confrontati su alcune scelte riguardanti gli assistiti dell’avvocatessa catanzarese. Rapporti, quelli della Conidi, che si allargherebbero anche al Tenente Colonnello dei Carabinieri, Adriano Pelagatti, in forza al Servizio Centrale di Protezione.

 

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