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REGGIO CALABRIA – L’Asp di Reggio Calabria cerca medici, anche specializzandi, per riaprire il reparto Covid a Gioia Tauro. E’ uno degli atti legati al piano di riorganizzazione dei posti letto chiesto dal commissario Longo pochi giorni fa. Riorganizzazione necessaria per evitare un nuovo ingresso in zona gialla nelle prossime settimane e che punta ad aumentare la dotazione di posti Covid in tutta la regione attorno ai 1100 tra terapie intensive e area medica, posti non necessariamente “reali” ma “attivabili alla bisogna”.

Dall’altro lato c’è la particolare situazione della provincia di Reggio Calabria, che sta affrontando un nuovo aumento dei contagi e richiede dunque misure di contenimento per evitare che il Gom venga nuovamente travolto dall’emergenza. L’unico problema è che i dodici medici una volta in servizio a Gioia Tauro adesso non ci sono più. A fine luglio sono scaduti i contratti e non si è proceduto al rinnovo, nonostante la proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre consentirebbe di prolungamento i rapporti di lavoro a tempo determinato.

Il problema, spiega il commissario dell’Asp Scaffidi, è nel cavillo che permette l’assunzione a tempo determinato della forza necessaria a tenere in piedi i reparti Covid. E’ obbligatorio ed esclusivo impegnarli per l’emergenza, non si può disporre trasferimenti in altri reparti. Finita l’ondata e chiuso il reparto si è deciso di non rinnovare.

Ora però il problema si ripresenta, con una beffa che rischia come minimo di allungare i tempi di un mese nel riallestire il reparto. Molti dei dottori hanno scelto altre strade e dalla short list allestita per la prima tornata ha risposto una sola persona. Ci sono quindi almeno undici dottori da trovare in pochissimo tempo, altrimenti sarà complicato mettere in piedi il reparto. Le previsioni, però, non sono rosee. I tempi per la valutazione delle eventuali domande rischiano di portare la cosa alla fine di settembre. Insomma, esaurite tutte le domande bisogna ripartire dall’inizio.

Per medici specializzati, specializzandi e laureati il tempo di permanenza a Gioia Tauro è fino alla fine dello stato di emergenza, al momento fissato al 31 dicembre 2021. Tempi corti che potrebbero anche fare da deterrente nonostante i  sessanta euro lordi all’ora.

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