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BARI- I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito, ai sensi della legislazione antimafia, un decreto di confisca beni per un valore di 50 milioni di euro emesso dal Tribunale di Bari – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Si tratta di cinque aziende tra cui un resort di Altamura (Ba), una sala ricevimenti di Venosa (Pz) ed un ristorante di Gravina in Puglia (Ba), 92 fabbricati e terreni, quote societarie, 29 rapporti bancari e 6 auto di grossa cilindrata. Tutti i beni in questione sono riconducibili ad un 59enne ritenuto contiguo al clan Mangione-Gigante-Matera di Gravina in Puglia e zone limitrofe, arrestato nell’ambito dell’operazione antimafia “Canto del Cigno”. (AGI)

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