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MATERA – Immessi sul mercato della droga, avrebbero fruttato circa 150 mila euro, i 19 chilogrammi di marijuana scoperti in un casolare abbandonato in contrada Serramarina di Bernalda dalla Polizia che ha arrestato due persone: Luigi Minervini, di 31 anni, e il cittadino romeno Benoni Sion, di 38, entrambi residenti a Bernalda, il primo con precedenti penali e il secondo incensurati: ora si trovano ai domiciliari.

I particolari dell’operazione, denominata «Primavera», sono stati illustrati stamani, in una conferenza stampa, nella Questura di Matera. I due indagati sono accusati di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini sono cominciate alcune settimane fa anche in seguito ad alcune segnalazioni di «disagio scolastico» di alcuni alunni delle scuole medie superiori di Bernalda. Gli investigatori del Commissariato di Pisticci hanno scoperto che Minervini e Sion coltivavano la droga in un terreno, di proprietà del padre (che non è indagato) dell’italiano, e poi la facevano essiccare nel casolare attiguo e abbandonato. Nello stesso casolare la Polizia ha trovato alcune sacche con la marijuana e nelle successive perquisizioni nelle abitazioni dei due è stato sequestrato anche altro materiale per confezionare la marijuana. Ulteriori indagini sono in corso per accertare le eventuali responsabilità di altre persone. Inoltre nell’incontro con i giornalisti è stato reso noto che, su richiesta dei presidi, la Polizia, con l’ausilio di unità cinofile, sta facendo controlli in diversi istituti della città di Matera e di altri centri della provincia. (ANSA)

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