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Svanite le speranze di ripescaggio di Acri e Rende, resta così a quota 4 la pattuglia di squadre calabresi ai nastri di partenza nel prossimo torneo di Serie D. Cosenza, Montalto, Sambiase e Vibonese saranno le nostre portacolori nella stagione 2012/13 che prenderà il via il 2 settembre.
Se Montalto e Sambiase hanno iniziato per tempo la stagione, con i primi che, sull’entusiasmo tipico della neopromossa, sono stati in grado di allestire una formazione competitiva ed i secondi che hanno dovuto fare i conti con il budget, c’è pertanto un Cosenza che sta provando a ripartire e una Vibonese ancora tutta da scoprire.
Ognuna delle calabresi, insomma, sta seguendo un suo percorso, ma per tutte c’è la curiosità di essere guidate da allenatori che si trovano a dover affrontare il torneo di Serie D, girone I, per la prima volta, con addirittura due tecnici all’esordio assoluto alla guida di una prima squadra. Per Gagliardi del Cosenza e per Mancini del Sambiase è arrivato il salto dopo l’esperienza nel Settore giovanile. I lupi della Sila sono ricorsi ad una soluzione interna, mentre i giallorossi hanno dato uno sguardo vicino casa (Mancini è di Nocera Terinese) e dopo averlo visto come abile secondo nella Vibonese gestione Ammirata, hanno puntato dritti sull’ex difensore di Vigor e Catanzaro.
Il Montalto ha invece confermato Paschetta, che è alla terza avventura da trainer dopo due subentri brillantissimi in Eccellenza, dove ha vinto l’ultimo campionato e la Supercoppa. All’esordio in Serie D, si prospetta per l’ex difensore del Cosenza un altro duro banco di prova.
Fra i quattro tecnici delle calabresi, il più titolato è sicuramente Antonio Soda, a sorpresa nuovo trainer della Vibonese. Per lui esperienze nei professionisti in C2, C1 e anche Serie B, ma il tecnico nativo di Cutro non ha mai allenato nel girone più meridionale della Serie D, anche se questo campionato lo ha vinto al nord con la Sanremese nel 2003/04.
Per tutti e quattro gli allenatori, pertanto, si tratta di una prima assoluta in un torneo notoriamente difficile a tutti i livelli e spesso avaro di soddisfazioni per le calabresi. Ci dovranno mettere parecchio del loro, ma avranno bisogno della vicinanza delle rispettive società, dell’aiuto della squadra e del sostegno della tifoseria, per poter lavorare in serenità e conseguire i rispettivi obiettivi.
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