X
<
>

La regista Vivien Hewitt sul palco del Rendano

Share
3 minuti per la lettura

COSENZA – La nuova stagione di eventi dell’associazione culturale Polimnia prosegue con grande successo conquistando consensi di pubblico e critica. Ieri sera, lo spettacolo “Core ‘ngrato: viaggio nella vita artistica e sentimentale di Enrico Caruso” ha incantato la platea del Rendano.

GUARDA IL VIDEO

Uno spettacolo intenso, emozionante, a tratti struggente, che ha accompagnato gli spettatori in un viaggio entusiasmante alla scoperta di uno dei più grandi tenori di sempre: Enrico Caruso.

Musica, proiezioni video, aneddoti sulla sua carriera e sulla sua vita privata: l’operazione tentata con coraggio può dirsi riuscita. Merito della cura per i dettagli della regista Vivien Hewitt e del talento indiscusso delle eccellenze calabresi che hanno calcato il palcoscenico.

Marika Franchino interpreta con passione e grande temperamento alcune delle arie più note ed impegnative del repertorio pucciniano. La voce da soprano lirico spinto, ricca di armonici, vanta una padronanza tecnica che le permette di mettere il proprio canto al servizio della musica. Particolarmente attenta alle dinamiche ed ai colori, si immedesima completamente nella psicologia dei personaggi che le sono stati affidati, regalando al pubblico meravigliose emozioni.

Del tenore Stefano Tanzillo, oltre al timbro brunito e perfettamente intellegibile, sono da apprezzare le sue doti attoriali, specialmente nelle sciolte romanze da camera e napoletane. Si è prestato con attenzione al tentativo di un repertorio tutto nuovo che approccia sin dai primi ingressi con “Amor ti vieta” dalla Fedora e il meraviglioso duetto del primo atto dalla Tosca.

Al pianoforte, il maestro Andrea Bauleo ha creato una magica atmosfera che ha determinato la perfetta riuscita dell’esecuzione delle opere che hanno segnato il percorso artistico del celebre tenore.

Con soddisfazione, la regista Vivien Hewitt ha evidenziato che «Il pubblico si è divertito e, per me, questa è la cosa più importante. Il mio intento è far apprezzare il teatro alla gente. Caruso è un’icona dell’Italia. Amato e conosciuto in tutto il mondo, il tenore ha avuto una vita molto complicata. Ha lottato molto perché veniva da un ambiente estremamente povero, dopodiché è riuscito a diventare estremamente ricco. Ogni incontro col pubblico per lui è stato come un combattimento col nemico. Era molto competitivo. Non sempre la gente riesce a comprendere che per un artista andare in scena è come sostenere l’esame di maturità. Un esame che si ripete tutti i giorni per anni nella più completa insicurezza. Caruso ci ha lasciati a soli 48 anni. Con questo spettacolo spero che il pubblico sia riuscito ad entrare nel sublime sforzo umano che quest’uomo ha fatto per diventare un grande artista studiando ogni giorno e dedicandosi alla sua professione in modo instancabile».

L’omaggio dell’associazione culturale Polimnia al celebre tenore rientra nel progetto “Il Rendano e il suo sipario storico”, realizzato in sinergia con il Comune di Cosenza e finalizzato alla raccolta fondi per il consolidamento materico del sipario storico e l’ottimizzazione del suo stato decorativo.

La presidente di Polimnia Luigia Pastore ha precisato che questo spettacolo «è il primo degli eventi che l’associazione ha deciso di dedicare al grande tenore. Ne seguiranno altri. Uno spettacolo particolare con regia e testi di Vivien Hewitt. Il soprano Marika Franchino ha una grande esperienza nel repertorio operistico in tutta Italia. Una bella vocalità così come il tenore Stefano Tanzillo. Il nostro tenore ha ricoperto ruoli impegnativi non solo in Italia ma anche all’estero. Al pianoforte il maestro concertatore Andrea Bauleo: ci segue da sempre, è il punto fermo della nostra musica. Il prossimo spettacolo “DanzOpera-Omaggio a Giuseppe Verdi” si terrà il 7 aprile al Rendano e sarà un connubio tra lirica e balletto. Ci saranno le pagine più belle del repertorio verdiano con le coreografie di Antonella Ciappetta e la regia di Anna Giannicola Lucente».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE