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NON possiamo che essere vicini ai sindacati che con responsabilità stanno guidando il processo di rilancio dello stabilimento FCA di Melfi.
Sosteniamo il raggiungimento dell’intesa perché è di grande rilevanza
per due motivi che la politica non può non guardare ed apprezzare.
Innanzitutto è un passaggio fondamentale per dare seguito alle volontà di rilancio dello stabilimento, che si misura esattamente nel sostenere con alta produttività l’ottima vendita del nuovi prodotti 500x e jeep.
Dall’altro è un buon accordo perché porta con se più lavoro stabile e più soldi. Un sindacato dunque che supera lo schema nel quale l’opinione pubblica l’ha spesso ingiustamente collocato, non ripiegato in una conservativa difesa dei lavoratori stabili, ma che lavora con responsabilità a costruire le condizione per la creazione di lavoro.
Che da un lato lavora a strappare condizioni economiche migliori per i lavoratori e dall’altro a creare le condizioni per incrementare quel lavoro, a rendere possibili quel lavoro per i tantissimi giovani condannati altrimenti ad un attesa troppo lunga.
Quei fattori di produttività che ricerchiamo per offrire un diverso e migliore futuro alla Basilicata non sono solo esterni allo stabilimento-sui quali dobbiamo indubbiamente immaginare strumenti più incisivi – ma, direi soprattutto, interni allo stabilimento e legati alla partecipazione dei lavoratori, alla dinamicità che loro esprimono in termini di condivisione con l’azienda degli obiettivi.
Non ci sembra che i 20 turni così come articolati e con carattere di temporalità – la scadenza dell’accordo è fissata al 2 agosto 2015 – ovvero consentendo a ciascun lavoratore di guadagnare in un anno circa 1400 euro aggiuntivi, rispetto a una turnazione di quindici turni e lavorare in media una domenica pomeriggio su otto domeniche, quest’ultima avrebbe un gettito salariale di centonovanta euro lordi in più, sia una cosa insostenibile.
Siamo convinti che la stragrande maggioranza dei lucani è pronta a questa sfida, perché la laboriosità è caratteristica della nostra comunità.
Auspichiamo piuttosto che l’80% degli assunti sia lucano. Siamo convinti
che i nostri giovani sono i migliori nel sapere cogliere questa sfida.
Continuiamo a stare dalla parte di chi vuole imprimere un cambiamento
reale e forte al sistema produttivo lucano; a partire da FCA e Polo logistico a San Nicola di Melfi, dove l’orizzonte non è ancora raggiunto, nella consapevolezza che il cammino prevede la conquista di un terzo modello di cui lo stabilimento di Melfi nei prossimi anni non potrà fare a meno.

* Consigliere regionale Partito socialista. Presidente III Commissione

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