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POTENZA – L’ultimo incidente dell’altro giorno ha mandato in ospedale alcuni dei rifugiati della squadra di calcio “Optì Obà”. Ma non sarebbe l’unico. Qualche tempo fa toccò a un motorino con in sella due giovani, scaraventati a terra per un sorpasso azzardato. Il viadotto di via Vaccaro è ormai sempre più di frequente teatro di tamponamenti e di incidenti stradali. I motivi sono molteplici. Da un lato la mancanza di illuminazione. Appena fu completato il viadotto, in concomitanza con la messa in esercizio del vecchio piano di trasporto pubblico locale, l’allora assessore alla Viabilità aveva assicurato che si stavano sistemando i pozzetti a terra per l’illuminazione elettrica e che quindi a breve si sarebbe illuminato quel tratto di strada. Da allora sono passati circa quattro anni e la strada è completamente buia.
Nonostante il marciapiede e quindi la possibilità ai pedoni di transitare, un attraversamento nei paraggi e una fermata di autobus con tanto di pensilina. Più volte la situazione è stata denunciata dai cittadini, anche attraverso gli organi di informazione, ma nulla. A ciò si aggiunge la poco visibile segnaletica a terra, per cui molto spesso si vedono automobili sul punto di scontrarsi appena prima dell’imbocco del viadotto, passando con difficoltà dalla corsia di destra, verso il Gallitello, a quella di sinistra, del viadotto, e viceversa, specialmente per chi non è pratico della città. Ad aggravare la situazione, ci pensano gli automobilisti. Orami sembra essere diventata abitudine azzardare dei sorpassi sul viadotto, nonostante il doppio senso di marcia e le doppie strisce continue, andando contro ogni regolamento del codice della strada. E’ così, infatti, che sono finiti a terra due ragazzi su uno scooter, che hanno perso l’equilibrio dopo essere stati sfiorati da un’automobile, mentre sono tanti altri gli episodi simili che si sono verificati, pur non provocando gravi conseguenze. A fare da sfondo è poi il manto stradale, mal ridotto e in alcuni tratti disconnesso, e la ristrettissima vicinanza all’immissione in viale dell’Unicef uscendo dalla galleria di via del Gallitello per poi dirigersi verso il viadotto o nel senso di marcia opposto, attraverso al rotonda, con relativo restringimento della carreggiata.
Insomma, una serie di concause che rendono uno dei tratti maggiormente trafficati in città estremamente pericoloso e per il quale urgono una serie di interventi, primo fra tutti l’illuminazione pubblica.

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