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Il luogo dell'incendio

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CROPANI – Le fiamme allo stabilimento balneare che alle 4 di notte hanno risvegliato la cittadina di Cropani e la manifestazione di solidarietà con sindaci, amministratori e tantissimi cittadini che nella serata hanno urlato la propria contrarietà a gesti e ad azioni che non appartengono alla comunità di Cropani. Quella di ieri, infatti, è stata una delle giornate più difficili che resteranno nella memoria del comune: l’incendio al Blau Beach, che sorge sul lungomare di Cropani, è stato un colpo duro al quale, però, la comunità ha risposto con forza.

La colonna di fumo ha iniziato a intravedersi quando erano passate le 4 dell’altra notte. E subito dopo le fiamme hanno invaso lo stabilimento balneare che nelle ultime settimane è stato uno dei punti di ritrovo per i tanti giovani del comprensorio. L’intervento immediato dei vigili del Fuoco ha impedito che ci fossero danni ancora maggiori allo stabilimento balneare.

Un gesto che ha ferito la comunità anche perché, come spiegato in un video in diretta dal sindaco della cittadina Raffaele Mercurio, non si esclude, anzi si segue, la pista dell’incendio doloso. Saranno, adesso, le indagini della Compagnia dei carabinieri di Sellia Marina e della stazione di Cropani a chiarire tutti gli aspetti della vicenda delineando ruoli e responsabilità.

Il fuoco ha interessato parte della veranda, la zona bar ed il locale adibito a magazzino e dispensa. Mentre il fumo denso delle fiamme ha annerito una parte delle pareti della struttura. E proprio per sottolineare la gravità del gesto tutta la comunità di Cropani ha voluto subito reagire organizzando una manifestazione di solidarietà e vicinanza nei confronti dei gestori del Blau Beach.

“In queste ore – ha spiegato il sindaco Raffaele Mercurio in un video sui social network – sono in corso gli adempimenti necessari che stanno indagando per comprendere in maniera chiara e definitiva se si tratta di natura dolosa per risalire ai responsabili. La comunità – ha aggiunto il primo cittadino – ha avuto un brutto risveglio, fatti del genere fanno male. Questa non è l’immagine che rispecchia Cropani, Cropani è una comunità pulita e sana e intende andare avanti.”

La serata in programma, quindi, si è svolta sul luogo pubblico: “Vogliamo fornire – ha ricordato Mercurio – ogni supporto possibile “con il cuore e con le mani.” Vogliamo dire di No con forza a questo fatto criminoso.” Sono state molte le reazioni del mondo sindacale per condannare il gesto ed esprimere solidarietà all’attività commerciale.

“Episodi criminali – ha scritto Giuseppe Valentino segretario generale Filcams Cgil Calabria – che condanniamo fortemente e che costringono la nostra terra a vivere soffocata sotto il gioco della violenza. Chi compie questi gesti, chi si nutre di questi atti vigliacchi è contro il lavoro, contro la felicità, non vuole il riscatto della Calabria e dei suoi abitanti. La reazione immediata della comunità e delle istituzioni locali è un buon viatico per per affermare che questi criminali non l’avranno vinta.”

Mentre il segretario generale della Cgil area vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Enzo Scalese ha dichiariato: “Quando attività imprenditoriali che danno lavoro, animano il territorio e alimentano il circuito sano dell’economia di un territorio, vengono danneggiate seriamente, a subire il colpo non sono solo quegli uomini e quelle donne che hanno deciso di investire nei propri sogni e nella propria terra, ma tutta la comunità in cui quelle attività e quei sogni vivono e crescono”.

La Pro Loco di Cropani, guidata dal presidente Angelino Grano, ha espresso la sua solidarietà e vicinanza ai gestori del locale rinviando la “Serata Piccantissima.”

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