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MATERA – C’erano i colleghi della Squadra Mobile, il Questore, gli amici ciclisti, quelli di sempre, della gioventù nel quartiere Villalongo, i compagni di partito. C’erano i consiglieri comunali attuali e passati di maggioranza e opposizione, alcuni assessori, il presidente del consiglio comunale. Non c’era il sindaco. Tutti ieri nella chiesa di Sant’Agnese sfidando la canicola d’agosto hanno salutato per l’ultima volta Adriano Pedicini, l’ex consigliere di Forza Italia, ucciso lunedì pomeriggio da un fulmine mentre percorreva la strada che collega Montescaglioso a Matera. Alla moglie e ai due figli e alla madre di Pedicini si è subito rivolto padre Basilio Gavazzeni che ha celebrato il rito, sottolineando la dignità con cui è stata affrontata una tragedia così inaspettata. Davanti all’ineluttabilità di un distacco così drammatico anche il sacerdote si trova uomo: «Avrei voluto che qualcuno mi desse un cavallo per fuggire e sparire – ha detto dall’altare prima di leggere la poesia “O capitano! Mio capitano” di Walt Whitman (reso celebre dal film “L’attimo fuggente”, ndr.). In chiesa i volti segnati indicavano lo stupore e l’incredulità che questa vicenda ha provocato nell’intera comunità. Tra i banchi una donna che casualmente indossava una t shirt con la scritta “why?” (perchè) rappresentava la domanda che in queste ore è stata ripetuta più e più volte. All’esterno lungo quasi tutta la ringhiera esterna alla chiesa, i messaggi di cordoglio della Questura (dove Pedicini ha prestato servizio fino a qualche anno fa, ndr.) dei sindacati Sap, Siulp, Siap, del Commissariato di Pisticci, di Matera Cycling, degli amici ciclisti di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Amatas e Copes. Ci sono tutti per ricordare l’uomo che «Solo 24 ore fa, cadeva folgorato in una sorte rarissima – ha aggiunto nella sua lunga omelia padre Basilio – Davanti a lui vi ho visti stupefatti, come a osservare l’eroe caduto. Tutti come pecore senza pastore». Il parroco dai modi sbrigativi e le frasi dirette, affronta poi il popolo di Facebook con i «Commenti cretini che dimostrano l’insolenza dell’ignoranza», mentre segnala la frase di uno dei due figli di Pedicini: «Solo un fulmine poteva abbatterlo». “Blues in memoria” di Auden e una lettura tratta da “Vergine Madre” di Dante concludono la celebrazione e accompagnano idealmente Adriano Pedicini nell’ultimo viaggio.
Nel suo ricordo inviato qualche ora dopo la tragedia, l’onorevole Cosimo Latronico aveva scritto: «“Adriano ci lascia in modo imprevisto ,in modo inatteso mentre esercitava la sua passione, in bicicletta, il destino lo ha incontrato e se lo è ripreso. Commozione, dolore, stupore, tanti attestati di stima mentre la notizia raggiungeva increduli tantissimi amici. Adriano se ne è andato così com’era ,trasportato della sua passione. Nella vita era così ,in fondo, un uomo generoso, sempre preso , come se la vita gli chiedesse un impegno oltre l’ordinario. La cifra della sua vita era una generosità naturale e sincera che ti colpiva anche quando non la comprendevi. Non si adagiava, voleva essere utile, compromettersi con la dimensione sociale” . Così l’on. Cosimo Latronico (FI) ricorda Adriano Pedicini. « Ci siamo lasciati così qualche giorno fa, che della sua disponibilità avremmo tenuto conto , e delle sua esperienza ci saremmo avvalsi. Fatichiamo a comprendere, ma ci inchiniamo di fronte al mistero della vita e della morte. Di te conserviamo il ricordo di una vita intensa, appassionata ,ricca di una energia interiore che ti rendeva amico e vicino al prossimo. Adriano e’ stato il testimone di una generosità affettuosa che ricorderemo sempre. La città di Matera ed i tanti amici lo ricorderanno così. Un angelo che ha raggiunto la sua dimora, la sua vocazione per cui tutta la vita era stato inquieto». Lo ricorda anche Forza Italia di Matera: «Un chiaro esempio di amore per la città è venuto a mancare». Per i ragazzi di “Matera si muove”: «Un esempio di buona politica, di onestà e competenza, è stato un modello per tutti noi giovani che vogliamo avvicinarci al mondo della politica».
Tra i messaggi di cordoglio anche quello del sindaco di Montescaglioso.

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