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Secondo le prime ricostruzioni dopo l’impatto il mezzo di sarebbe ribaltato e avrebbe preso fuoco

di FRANCESCO RIDOLFI

MILETO (VV) – Incidente mortale questa mattina nella frazione Paravati, in provincia di Vibo Valentia. Sulla Statale 18, in direzione Rosarno, nelle vicinanze del cimitero comunale, si è verificato uno scontro tra una Fiat Panda e una moto Ape che ha causato la morte di un uomo, Antonino Vardaro, di 79 anni, originario di Mileto.

La Panda, secondo quanto ricostruito, era guidata da un giovane le cui condizioni non destano preoccupazioni.

Riguardo la dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri della stazione locale agli ordini del maresciallo Alessandro Demuru e coordinati dal capitano Diego Berlingieri. Secondo una prima ricostruzione, in seguito all’urto avvenuto intorno alle 8.40, la moto Ape si è capovolta incendiandosi anche perché a bordo del veicolo era presente un decespugliatore la cui benzina, evidentemente si è incendiata.

Antonino Vardaro era il fratello di Nicola Vardaro, ex operaio forestale ucciso con due colpi di pistola cal. 7,65 nel febbraio del 2012 all’età di 65 anni. Il suo corpo venne ritrovato in fondo ad una scarpata dopo alcuni giorni di assenza dall’abitazione che divideva con la moglie. 

La Procura della Repubblica, nella persona del Pubblico Ministero Benedetta Callea, ha, intanto, aperto una inchiesta sull’incidente. Il magistrato darà incarico al medico legale per l’esecuzione dell’esame necroscopico sui resti carbonizzati dell’anziano.

Come detto verso le 8,40, l’uomo stava facendo ritorno a casa quando è avvenuto lo scontro con la Fiat Panda guidata da un giovane, F.B., 28 anni, che, dopo l’incidente, è stato sottoposto ad accertamenti tossicologici. A sentire per primo il rumore dell’impatto è stato un vigile del fuoco che abita nelle immediate vicinanze e che, sceso immediatamente con un estintore, ha offerto i primi soccorsi ai feriti. Purtroppo, l’uomo non è riuscito ad estrarre dalla motoape il 79enne che è deceduto divorato dalle fiamme divampate.

All’autopsia che si svolgerà presso l’obitorio dell’ospedale di Vibo Valentia saranno presenti oltre al perito della Procura anche i consulenti nominati dalla famiglia Vardaro, Alfonso Luciano e Fortunato Barillaro, che a livello legale si sono affidati all’operato dell’avvocato Michelangelo Miceli.

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