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Otello Lupacchini

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L’ex procuratore generale della corte d’appello di Catanzaro, Otello Lupacchini è stato assolto dall’accusa di falso ideologico

CATANZARO – Otello Lupacchini non tentò di ingannare il prefetto di Catanzaro per far sì che gli fosse potenziata la scorta. A stabilirlo, il giudice monocratico del Tribunale di Salerno, Viviana Centola, che ha emesso sentenza immediata di assoluzione – a seguito dell’esame dei soli testimoni del pubblico ministero e senza aver assunto le dichiarazioni di quelli della difesa – nei confronti dell’ex procuratore generale di Catanzaro dall’accusa di falso ideologico a suo tempo mossagli dai pm di Salerno Roberto Penna e Luca Masini, perché il fatto non sussiste.

La vicenda processuale risale al 2019 ed aveva ad oggetto le dichiarazioni rese da Lupacchini agli organi istituzionali preposti a garantirne la sicurezza personale con adeguato livello di scorta in merito a possibili situazioni di pericolo connesse alla presenza di taluni soggetti nel contesto criminale locale calabrese – tra cui l’ex capo clan camorristico Michele Senese, detenuto presso il carcere di Catanzaro e da lui fatto arrestare nel 2012 in qualità di sostituto procuratore generale di Roma -, ed al pedinamenti subìto dallo stesso Lupacchini lungo l’autostrada Salerno-Roma il 29 gennaio 2019, da parte di un’automobile intestata ad apparati dello Stato e condotta da soggetti rimasti ignoti.

Otello Lupacchini quindi è stato assolto perché riconosciuto “pienamente estraneo all’accusa, del tutto infondata – dichiara con soddisfazione in una nota il legale Ivano Iai – di aver ingannato, il 6 febbraio 2019, il Comitato interforze riunitosi presso la Prefettura di Catanzaro per deliberare sull’esistenza di un superiore livello di esposizione al rischio del magistrato all’epoca in cui svolgeva le funzioni di procuratore generale presso la Corte di Appello di Catanzaro e sulla conseguente opportunità cautelativa di potenziare la scorta già assegnatagli”.

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