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Francesco Mazzeo

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Il sindaco di Cessaniti Francesco Mazzeo ha annunciato le dimissioni dalla carica facendo riferimento all’operazione Maestrale-Carthago

CESSANITI (VIBO VALENTIA) – Un lungo post su Facebook per annunciare alla comunità una decisione maturata un po’ a sorpresa. Francesco Mazzeo, sindaco di Cessaniti, centro del Vibonese che si affaccia sul mare, ha infatti rassegnato le dimissioni. E le motivazioni risiedono in un passaggio molto chiaro del suo intervento ed afferiscono alla recente inchiesta “Maestrale-Carthago” che ha interessato anche esponenti del comune (alcuni indagati, alcuni soltanto citati nella richiesta di applicazione della misura della Dda e nelle varie informative).

Il sindaco – che ha comunque 20 giorni di tempo per fare marcia indietro (eventualità al momento remota) – spiega di aver cercato una soluzione appropriata che rispondesse alle esigenze di legalità, di trasparenza e di opportunità senza tuttavia riuscirvi. Secondo quanto è stato possibile apprendere, a seguito della diffusione delle varie notizie riguardanti qualche soggetto del Comune, il primo cittadino avrebbe chiesto al diretto interessato di fare un passo indietro, ma non avrebbe trovato sponda da parte di quest’ultimo. E a quel punto, essendo il comune sotto i riflettori della Dda, ma anche della Prefettura, il passo indietro l’ha fatto proprio il capo dell’esecutivo, anticipando così un possibile intervento da parte dell’Utg.

L’indagine Maestrale-Carthago e il comune di Cessaniti

Ovviamente, il passo centrale del post afferisce ai risvolti dell’operazione “Maestrale-Carthago. La Dda ha dedicato un intero capitolo parlando “dell’influenza e del condizionamento della locale ‘ndrina sul Municipio” nonché allo “scambio elettorale politico-mafioso” e alla “sottomissione” dell’allora presidente comunale Rocco Gallucci, oggi consigliere comunale, non indagato nell’indagine.

Nelle carte emerge che nelle ultime elezioni comunali del settembre 2020 la ‘ndrina guidata dai Barbieri avrebbe “gestito la ripartizione dei voti, segno tangibile dell’influenza che Francesco Barbieri riveste con il suo comportamento tipico mafioso, dando un ulteriore conferma di come i voti raccolti nelle precedenti votazioni comunali siano stati controllati da Francesco Barbieri e dai soggetti insospettabili a lui vicini e facenti parti in modo palese o anonimo della ‘ndrina di Cessaniti di cui lui è il capo. Inoltre appare evidente il “modus operandi” di come la ‘ndrina di Cessaniti riesca a procurarsi i voti, ossia facendo dei favori senza avere niente in cambio, ma al momento opportuno verrà comunque richiesto un corrispettivo a titolo di favore personale”.

Sempre nell’indagine si faceva riferimento di come Barbieri avrebbe incaricato l’allora presidente del consesso di recarsi presso la ditta Mg Impianti al “fine di riscuotere il provento estorsivo per i lavori effettuati nel mese di luglio dalla predetta ditta in località Maiorana della frazione Pannaconi di Cessaniti”; in più viene riportato come Gallucci “abbia in altre occasioni favorito, sempre per una questione di rispetto, la famiglia Barbieri”. Il consigliere è inoltre è cognato con Salvatore Lo Bianco detto “U Gniccu”, condannato in abbreviato per associazione mafiosa nel processo “Rinascita-Scott” a 10 anni e 8 mesi e imputato nel processo per l’omicidio del geologo vibonese Filippo Piccione, avvenuto nel 1993.

La lettera SULLE DIMISSIONI del sindaco FRANCESCO Mazzeo ai cittadini DI CESSANITI

“Cari Concittadini – esordisce Mazzeo – vi comunico che poco fa ho rassegnato le dimissioni dalla carica di Sindaco del Comune di Cessaniti. Non vi nascondo il fatto che è stata una scelta molto difficile, ma allo stesso tempo frutto del senso di responsabilità che nutro nei confronti di tutti Voi e delle Istituzioni. Una scelta pesante, ma presa in modo consapevole”.

“Amministro il Comune di Cessaniti dal lontano 2008, prima da consigliere e poi da primo cittadino, anni in cui ho dato tutto me stesso, sono cresciuto tantissimo ed ho conosciuto tante persone oneste e capaci, con le quali ho avuto la possibilità di lavorare e di collaborare. Diventare il sindaco del Comune dove si è cresciuti e dove si vive – aggiunge – è stato un privilegio del quale mi sento molto fortunato e penso, senza falsa modestia, che le due Consiliature che mi hanno visto a capo dell’amministrazione comunale, un segno lo abbiano lasciato, in quanto le opere, le idee, la programmazione ed il modus operandi, rimarranno come punto di riferimento per le quelle future”.

Mazzeo è sicuro che il tempo gli “darà ragione” e difende “con forza e con orgoglio tutti i risultati raggiunti ed i progetti ancora in itinere, pur evidenziando le tante difficoltà oggettive incontrate nella loro realizzazione”.

CESSANITI, lE DIMISSIONI del sindaco FRANCESCO MAZZEO: LE PAROLE SULL’inchiesta

Mazzeo, pertanto, va al nocciolo della questione evidenziando che “purtroppo, negli ultimi mesi, alcune notizie di stampa, mi hanno fatto molto riflettere e mi hanno portato ad una scelta ponderata e responsabile. Dal giorno in cui è apparsa la prima notizia giornalistica fino ad oggi, informando puntualmente tutte le Istituzioni preposte, ho cercato di trovare una soluzione appropriata, che rispondesse alle esigenze di legalità, di trasparenza e di opportunità che chi amministra la cosa pubblica, deve trasmettere alla propria comunità di ferimento. Purtroppo non ci sono riuscito, non per mancanza di soluzioni, ma in quanto alcuni interessi personali hanno avuto la meglio su quelli di un’intera popolazione. Per questo motivo, ho deciso di dare io un segno tangibile e concreto del mio modo di operare, interrompendo anticipatamente l’esperienza amministrativa”.

Una interruzione anticipata del mandato che, afferma il dimissionario sindaco, si assume la “piena e totale responsabilità. Nessuna ombra sull’agire amministrativo e politico deve addensarsi sulla mia Amministrazione, men che meno sulla mia persona, per questo motivo ho molto riflettuto e, nonostante questa decisione mi pesi tantissimo, sono arrivato alla conclusione che sia giusto che la parola ritorni ai Cittadini Cessanitesi, liberi di scegliere una nuova Amministrazione, con la indispensabile agibilità politica ed amministrativa, che consenta di operare le scelte migliori per il futuro dei cittadini di Cessaniti che meritano il meglio che una Comunità matura possa esprimere”.

Francesco Mazzeo si dimette: “Ci vuole coraggio”.

Andando, quindi, alle conclusioni, Mazzeo richiama la propria “onestà intellettuale” che lo ha “sempre contraddistinto”, e restituisce la fascia tricolore che ha “indossato con onore ed orgoglio in questi lunghi 8 anni da sindaco.

Riconosco – aggiunge – che in politica le dimissioni sono un gesto raro ed anacronistico, ci vuole coraggio. Era molto più facile rimanere in carica, ma io l’attaccamento alla poltrona non l’ho mai ritenuto un elemento vincolante del mio mandato, in quanto ho sempre operato nel rispetto delle persone che ho avuto intorno. Concludo questa esperienza con rammarico, ma senza risentimento nei confronti di nessuno, ringraziando i componenti della Lista “Cessaniti nel Cuore”, i Consiglieri comunali, i dipendenti comunali, le Forze dell’Ordine, la stampa e le tante belle persone che in questo lungo periodo ho imparato a conoscere e dalle quali ho appreso molto della mia formazione personale e politica. Continuerò – conclude – ad essere “il vostro Sindaco” per i prossimi 20 giorni, solo per l’ordinaria amministrazione, dopodiché le mie dimissioni diventeranno irrevocabili”.

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