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Una ragazza che legge un libro

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Dal 31 gennaio il bonus 18App viene sostituito con la Carta della cultura e la Carta del merito. Due agevolazioni, cumulabili, per i nati dal 2005 in poi


Dal 31 gennaio sono entrate in vigore la Carta della Cultura e la Carta del merito, che sostituiscono il bonus 18App. Le due agevolazioni sono cumulabili tra loro. Vengono concesse nel rispetto del limite massimo di spesa di 190 milioni di euro annui, a decorrere dal 2024.
Per i nati nel 2004 non ci sono variazioni rispetto al vecchio Bonus Cultura 18App: chi ha richiesto il bonus di 500 euro entro il 31 ottobre 2023 potrà utilizzarlo entro il 30 aprile 2024. Le novità, infatti, riguardano i ragazzi e le ragazze nate nel 2005. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Carta Cultura giovani. Questa agevolazione, assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età, è destinata a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove richiesto, di permesso di soggiorno in regolare corso di validità, appartenenti a nuclei familiari con Isee (indicazione della situazione economica equivalente) non superiore a 35mila euro.
Carta del merito. Questa agevolazione, assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma, è invece destinata a soggetti che abbiano conseguito, non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma finale presso un istituto di istruzione secondaria superiore o equiparati con una votazione di almeno 100 centesimi.

CARTA CULTURA GIOVANI E CARTA DEL MERITO, COME FUNZIONANO

Il valore nominale di ciascuna carta è pari a 500 euro. Cifra che non costituisce reddito imponibile del beneficiario né viene rilevato ai fini del calcolo del valore Isee. Ciascuna carta viene generata attraverso un’apposita piattaforma, disponibile al link https://cartegiovani.cultura.gov.it . La registrazione è consentita relativamente alla Carta cultura giovani dal 31 gennaio al 30 giugno dell’anno successivo al compimento del diciottesimo anno di età e relativamente alla Carta del merito dal 31 gennaio al 30 giugno dell’anno successivo al conseguimento del diploma. Terminata la registrazione tramite Spid o Cie, la piattaforma genera, nell’aria riservata a ciascun beneficiario, buoni spesa elettronici. Questi sono dotati di codice identificativo associati all’acquisto di uno dei beni o servizi indicati dall’art.1 comma 357 della legge n.234/2021:

  • • Libri, abbonamenti a quotidiani e/o periodici anche in formato digitale;
  • • Biglietti per spettacoli dal vivo e rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • • Musica registrata e prodotti dell’editoria audiovisiva;
  • • Corsi e videocorsi di musica, teatro, danza e lingue straniere;
  • • Titoli di accesso a musei, mostre, eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali.

Non sarà invece possibile acquistare abbonamenti per l’accesso alle piattaforme di streaming, videocorsi diversi da quelli precedentemente indicati e videogiochi. I buoni generati potranno essere spesi presso gli esercenti autorizzati e le somme non spese andranno perse. Le due carte ripropongono sotto una nuova veste il bonus cultura, ma non sono le sole agevolazioni di cui possono usufruire i più giovani. Per il 2024 è stata resa disponibile “IoStudio – Carta dello Studente”, destinata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, che offre servizi utili come sconti di natura culturale per l’acquisto di materiale scolastico e l’accesso a musei e cinema, ma anche viaggi, vacanze studio e tecnologia. Tutti gli under 36, inoltre, possono usufruire della Carta Giovani Nazionale, che permette di accedere a sconti e agevolazioni per trasporti, alloggi, servizi di ristorazione e attività culturali.

LA PAROLA AI GIOVANI

Sin dall’annuncio della cancellazione del bonus 18App non erano mancate le polemiche ed erano emerse alcune perplessità. L’agevolazione aveva infatti avvicinato i giovanissimi a forme di fruizione della cultura spesso inaccessibili: tagliare i fondi (18App contava su uno stanziamento di 230 milioni di euro, ndr) e legare i voucher al merito rischia di lasciare fuori tantissimi ragazzi dalla platea dei possibili fruitori. Le associazioni della fiera “Più libri più liberi” avevano sostenuto l’importanza di una misura che “non solo ha sostenuto il mondo del libro economicamente, ma ha consentito a un Paese che tradizionalmente legge poco di fare enormi passi in avanti”. Secondo l’Istat, poi, nei primi tre anni il bonus aveva permesso una crescita della lettura nella fascia 18-24 anni, passata dal 46,8% al 54%. Molti, inoltre, i Paesi europei che avevano adottato misure simili.

Tra i giovani stessi si riscontra una spaccatura tra chi avrebbe preferito il mantenimento di 18App e chi, invece, ritiene che l’introduzione di un criterio di merito possa essere uno sprone.
Secondo Benedetta, diciottenne siciliana, “non tutte le innovazioni vengono per nuocere. Siamo passati da una sola agevolazione a ben due, che potrebbero spingere molti miei coetanei a dare il massimo. Questo è per noi un momento di transizione, in cui imparare dai nostri errori e crescere, anche come studenti. Se dare il massimo permette di ottenere anche un voucher, anzi due, perché no?”. Secondo Giuseppe, giovane studente calabrese, “c’è il rischio di un aumento delle disuguaglianze, anzi della loro percezione. Le agevolazioni dovrebbero metterci tutti sullo stesso piano, anzi dovrebbero essere dedicate soprattutto a chi non ha le stesse possibilità di partenza che spesso non permettono nemmeno di raggiungere la media, figuriamoci l’eccellenza. Sono soprattutto i ragazzi in difficoltà a dover essere avvicinati alla cultura, che è l’unica cosa che ci rende liberi”.
L’avvio delle domande, quindi, potrebbe diventare un prezioso momento di confronto e ascolto dei più giovani da non lasciarsi sfuggire.


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