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VIBO VALENTIA – Post su Facebook diffamatori e intimidatori nei confronti del pm della Dda Marisa Manzini e della presidente nazionale dell’associazione antimafia “Condivisa”, Lia Staropoli. È quanto sostiene il Sap (Sindacato autonomo di Polizia) che si schiera a sostegno del magistrato «sempre in prima linea contro la ‘ndrangheta» e con la Staropoli condannando le «minacce avanzate – si legge nella nota stampa a firma del segretario Giuseppe Gaccione – da personaggi vicini alla ‘ndrangheta». Al centro delle frasi l’attività dell’Osservatorio nato allo scopo di monitorare gli atteggiamenti mafiosi sul web che «infastidisce i soliti personaggi intenti a scambiarsi affettuosi messaggi con ‘ndranghetisti, mentre minacciano e diffamano, insieme a questi ultimi, persone che realmente contrastano la ‘ndrangheta. Una pratica che va avanti da oltre un anno ad opera di soggetti già identificati – continua Gaccione – Nei confronti della Staropoli, poi, anche riferimenti al suo stato di gravidanza da parte dei cyber stalker». Sulla scorta di quanto sta avvenendo, il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza ha predisposto già da tempo la vigilanza per la presidente di Condivisa ma «le molestie non sono cessate, anzi, sono aumentate con l’istituzione dell’Osservatorio, prendendo di mira anche il pm Manzini ed il dottor Gianni Cuozzo, tra i co-fondatori dell’organismo. Cyber stalker che utilizzano – osservano dal Sap – un linguaggio squallido e che esultano per sentenze di assoluzione e per le scarcerazioni di boss e affiliati alla ‘ndrangheta; poi si leggono “consigli” su come eludere i controlli dei carabinieri e si millantano persino di aver deciso trasferimenti o sospensioni, inesistenti per i carabinieri non graditi a loro e alle ‘ndrine». E proprio sugli esponenti dell’Arma di Nicotera e Limbadi, Gaccione riferisce di minacce. «Ci auguriamo – conclude la nota – che la Procura di Vibo Valentia metta fine a queste costanti e devastanti condotte persecutorie, ai danni di persone di comprovata onestà che hanno dedicato la propria esistenza a contrastare la ‘ndrangheta e ogni e di forma di criminalità».

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