X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

COSENZA – La sua carriera è stata costellata da successi quando, fin da giovanissimo, ha iniziato a calcare i campi della massima serie con la Messaggero Ravenna. Signori: Simone Rosalba. Lo schiacciatore paolano ha, da quel momento, scritto pagine importanti della pallavolo italiana vestendo diverse maglie nella massima serie fino ad arrivare ad essere protagonista di una cavalcato trionfale che ha permesso al Città di Castello di centrare la promozione in serie A1. Roba di poche settimane addietro. Il nome del campione calabrese non è solo legato ai successi con i diversi club in cui ha militato, ma ci sono quelle 122 presenze in azzurro e tanti trionfi: ha vinto quattro World League, un campionato europeo, nel 1999, un campionato mondiale nel 1998, e un bronzo alle Olimpiadi di Sidney 2000 quando commissario tecnico era Andrea Anastasi. Simone Rosalba è legato da quattro stagioni alla formazione umbra, squadra che ha regalato molte soddisfazioni e che in questo campionato gli ha permesso di recitare un ruolo da protagonista nel campionato di A2: «Sono soddisfatto della mia annata – afferma lo schiacciatore calabrese – anche perché è stata ottima dal punto di vista non solo dei risultati ma pure del gioco. Peccato che nelle ultime gare non ho potuto essere in campo con i miei compagni a causa di una frattura al dito ma avevamo già ampiamente acquisito la promozione». 

Lo schiacciatore paolano non ha seguito molto il cammino delle formazioni calabresi («per mia scelta, guardo solo ed esclusivamente alla squadra per cui gioco; mai guardato in casa d’altri tranne nella settimana che bisognava affrontarli») ma non ha potuto fare a meno di venire a conoscenza della rinunzia al campionato di A1 da parte della maggiore realtà calabrese, la Tonno Callipo Vibo Valentia: «Ho appreso la notizia con grande dispiacere, la Tonno Callipo è stata per anni una ottima realtà non solo dal punto di vista regionale ma soprattutto nazionale visto quello che è riuscita a costruire in questi anni. È sempre stata una società solida e seria, che ha affrontato i campionati con grande dignità costruendo squadre che nel corso del tempo sono riuscite sempre a confrontarsi su ottimi livelli. Dispiace non solo per il movimento regionale ma per la pallavolo tutta». Il giocatore ha vestito la maglia della Tonno Callipo per ben due campionati, 2004-2005 e 2005-2006, e di entrambe le stagioni conserva un buon ricordo anche se dichiara: «Non scorderò mai il primo anno in giallorosso. Dovevamo centrare la salvezza e, invece, ci siamo ritrovati in finale di Coppa Italia durante la quale mi è stato assegnato anche il premio come miglior giocatore. Davvero una grossa soddisfazione, dispiace per l’epilogo». 
Dopo quattro anni Città di Castello ha centrato la promozione in A1 che sembra aver chiuso un ciclo. Per il futuro appare incerta la permanenza dello schiacciatore calabrese in maglia biancorossa: «Ancora non c’è niente di definitivo ma penso che la mia esperienza in Umbria possa considerarsi al capolinea», e immediatamente pensiamo che l’alfiere della pallavolo calabrese possa tornare a vestire la maglia di una squadra della nostra terra: «Certo, mi piacerebbe tornare in Calabria – dichiara Rosalba – perché mi permetterebbe di tornare a casa. Ma non dipende soltanto da me». Chissà che per la prossima stagione qualcosa non si muova e Simone possa tornare in Calabria per regalare qualche altra emozioni agli appassionati di questo sport della sua terra.
Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE