X
<
>

Condividi:
6 minuti per la lettura

SONO state quarantaquattro tappe di una lunga corsa che è iniziata il 18 di agosto con il raduno e si è conclusa il 7 di giugno con la sconfitta contro Torino. 
La Bawer ha entusiasmato e riempito il PalaSassi e gli episodi che hanno caratterizzato una grande stagione non sono mancati. E’ mancata solo la ciliegina che avrebbe lasciato indelebile il clima di festa attorno a questa squadra. 
L’avvio è stato da corsa, con le vittorie casalinghe contro Omegna, Lucca e Castelletto che hanno lanciato insieme all’exploit di Reggio Calabria la Bawer nelle zone di vertice della classifica. L’unico flop, sotto il profilo dei numeri e del gioco, di inizio stagione arriva a Chieti in una gara che Matera gioca poco e male sempre ad inseguire e che l’espulsione di Vitale compromette definitivamente. 
Ma la Bawer ha il carattere giusto e trova la forza per dimostrarsi grande. Contro Treviglio è il primo scontro al vertice e la formazione di Vertemati cade proprio a Matera per la prima volta nella sua stagione. 
Contro Torino il 30 dicembre va in scena un’autentico show. Il PalaSassi è già pieno, Matera domina e dà spettacolo agganciando la vetta e la capolista e dando l’impressione di poter creare più di un problema al Torino anche in futuro.
L’avvio del girone di ritorno è complicato, ad Omegna Matera gioca una partita sotto tono, la seconda dopo Chieti. Poi c’è la sconfitta interna contro Reggio Calabria dell’ex Ponticiello, un risultato evitabile che matura per la concomitanza di alcuni fattori sfavorevoli. Ma la Bawer ha ancora la forza di rialzarsi. Batte Mirandola all’over time grazie ad un super Vico (41 punti e la tripla dell’over time a fil di sirena). Poi vince a Recanati e si rimette in carreggiata facendo tris con Chieti. Il peggio è alle spalle. Contro Latina ci vuole ancora Vico ed una sua tripla per toccare con mano il play off e il secondo posto dietro un Torino in fuga.
Poi c’è il sogno della Coppa Italia a Cecina. Agrigento battuto in semifinale mentre Castelletto in finale trova i punti di un grande Ceron e costringe la Bawer alla resa. Matera è seconda. Il finale è contrassegnato dalle vittorie esterne di Firenze (Iannuzzi e Rezzano su tutti) e quella epica di Ferrara dopo due supplementari (ancora Vico sopra ogni altro). La chiusura con San Severo vale la festa per il secondo posto e l’avvio del sogno play off. In semifinale con Agrigento Matera soffre ma rimonta in gara 1, gioca meglio ma esce beffata in gara due e fa in gara tre il suo capolavoro dominando ad Agrigento e riemergendo dalle sue stesse ceneri. Non c’è il bis in gara 4 ma in un PalaSassi stracolmo in gara 5 la Bawer si guadagna in volata la finalissima contro Torino che conferma un cammino da seconda di tutta quanta la stagione.
La finale vive su episodi poco fortunati e su un roster più attrezzato e lungo. Torino festeggia al palaSassi malgrado la Bawer abbia dominato per due tempi. Ma la stagione da sogno rimane e anche il ripescaggio in Lega Gold resta un sogno alla portata. 
Piero Quarto
p.quarto@luedi.it
SONO state quarantaquattro tappe di una lunga corsa che è iniziata il 18 di agosto con il raduno e si è conclusa il 7 di giugno con la sconfitta contro Torino. La Bawer ha entusiasmato e riempito il PalaSassi e in una grande stagione è mancata solo la ciliegina che avrebbe lasciato indelebile il clima di festa attorno a questa squadra. L’avvio è stato da corsa, con le vittorie casalinghe contro Omegna, Lucca e Castelletto che hanno lanciato – insieme all’exploit di Reggio Calabria – la Bawer nelle zone di vertice della classifica. L’unico flop, sotto il profilo dei numeri e del gioco, di inizio stagione arriva a Chieti in una gara che Matera gioca poco e male, sempre ad inseguire, e che l’espulsione di Vitale compromette definitivamente. Ma la Bawer ha il carattere giusto e trova la forza per dimostrarsi grande. Contro Treviglio è il primo scontro al vertice e la formazione di Vertemati cade proprio a Matera per la prima volta nella sua stagione. Contro Torino il 30 dicembre va in scena un’autentico show. Il PalaSassi è già pieno, Matera domina e dà spettacolo agganciando la vetta e la capolista e dando l’impressione di poter creare più di un problema alla Pms anche in futuro.L’avvio del girone di ritorno è complicato, a Omegna Matera gioca una partita sotto tono, la seconda dopo Chieti. Poi c’è la sconfitta interna contro Reggio Calabria dell’ex Ponticiello, un risultato evitabile che matura per la concomitanza di alcuni fattori sfavorevoli. Ma la Bawer ha ancora la forza di rialzarsi. Batte Mirandola al supplementare grazie a un super Vico (41 punti e la tripla dell’overtime a fil di sirena). Poi vince a Recanati e si rimette in carreggiata facendo tris con Chieti. Il peggio è alle spalle. Contro Latina ci vuole ancora Vico e una sua tripla per toccare con mano il play off e il secondo posto dietro un Torino in fuga. Poi c’è il sogno della Coppa Italia a Cecina. Agrigento battuta in semifinale mentre Castelletto in finale trova i punti di un grande Ceron e costringe la Bawer alla resa. Matera è seconda. Il finale è contrassegnato dalle vittorie esterne di Firenze (Iannuzzi e Rezzano su tutti) e quella epica di Ferrara dopo due supplementari (ancora Vico sopra ogni altro). La chiusura con San Severo vale la festa per il secondo posto e l’avvio del sogno play off. In semifinale con Agrigento Matera soffre ma rimonta in gara 1, gioca meglio ma esce beffata in gara due e fa in gara tre il suo capolavoro dominando al palaMoncada e riemergendo dalle sue stesse ceneri. Non c’è il bis in gara 4 ma in un PalaSassi stracolmo in gara 5 la Bawer si guadagna in volata la finalissima contro Torino che conferma un cammino da seconda di tutta quanta la stagione.La finale vive su episodi poco fortunati e su un roster più attrezzato e lungo. Torino festeggia al palaSassi malgrado la Bawer abbia dominato per due tempi. Ma la stagione da sogno rimane e anche il ripescaggio in Lega Gold resta un sogno alla portata. 

p.quarto@luedi.it

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE