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Il primato in classifica “e’ il coronamento di un periodo positivo, ci fa piacere per i tifosi che da 25 anni non avevano questa soddisfazione” ma “lo scudetto resta una bestemmia e io non voglio essere scomunicato”. Non nasconde la soddisfazione a fine gara Maurizio Sarri che si gode la vittoria sull’Inter e il primato in classifica, ma continua a fare il pompiere con la battuta sulla bestemmia ormai marchio di fabbrica. “Sognare? Non faccio il sognatore – spiega il tecnico azzurro – i ragazzi devono tenere i piedi per terra, con questo ambiente non sara’ semplice ma il gruppo sa che con 31 punti non ci si salva nemmeno. Dobbiamo andare avanti, il gruppo e’ intelligente, ci sono ancora 72 punti in palio”. Sarri analizza anche la lunga sofferenza finale con l’Inter che ha sfiorato in due occasioni il pareggio: “E’ stata una gara – dice – facile da preparare ma difficile da tenere durante il campo. L’ansia da risultato ha paralizzato la squadra, che ha sbagliato cento palloni in uscita e non accade mai, dopo il raddoppio siamo diventiati passivi. Dispiace soffrire fino alla fine quando al 65′ la gara era chiusa”.

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