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Un pensionato di 88 anni, Giuseppe Mangiola, è stato arrestato dai carabinieri per l’uccisione della badante rumena, Eluta Ilaf, 44 anni, avvenuta ieri sera in casa dell’uomo a Reggio Calabria. La donna è stata centrata da un colpo di fucile alle testa ed è morta all’istante. Secondo quanto il pensionato ha dichiarato ai carabinieri, il cui lavoro è coordinato dal sostituto procuratore della repubblica del tribunale di Reggio Calabria, Giovanni Musarà, si sarebbe trattato di una disgrazia. Giuseppe Mangiola, infatti, sostiene che mentre stava pulendo il fucile detenuto legalmente è partito un colpo che ha fulminato la sua badante.
La sua versione, però, non convince gli inquirenti che ipotizzano un omicidio volontario. Sul posto operano i militari del Ris nel tentativo di raccogliere elementi in grado di verificare la veridicità della versione del pensionato che trova agli arresti domiciliari.
Secondo la versione fornita da Mangiola, il colpo che ha provocato la morte della badante sarebbe partito accidentalmente dal fucile che l’anziano stava pulendo. L’arma era detenuta legalmente da Mangiola. Giseppe Mangiola è stato posto agli arresti domiciliari. La sua versione dei fatti è adesso all’esame degli investigatori, secondo i quali, invece, l’anziano avrebbe ucciso volontariamente la sua badante.

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