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La presidenza della facoltà di Ingegneria dell’Università di Cosenza è stata occupata dal comitato di lotta. Nel pomeriggio, alle 15.30, è in programma un’assemblea di facoltà indetta dagli studenti in vista della manifestazione del 7 novembre. Le occupazioni proseguono nelle facoltà di Economia, Scienze politiche e Lettere e filosofia. Va avanti, intanto, anche il programma dei seminari e delle lezioni in piazza. Oggi sono previsti due appuntamenti: un incontro con il regista lituano Sharunas Bartas e con il documentarista Mario Carbone con la proiezione del film di Bartas «Freedom» nel Piccolo teatro Unical una conferenza su «la favola dell’acqua» in piazza XI settembre.
Per domani intanto, sono previsti tre seminari che avranno luogo tutti nell’aula Filol8 del dipartimento di filologia. Il primo seminario avrà luogo alle ore 11 ed avrà come relatore il prof. Giovanni Potente, che parlerà sul tema: «Patriarcato e imperialismo». Un secondo seminario avrà luogo alle ore 17,30 con una lezione del prof. Raffaele Perrelli, che tratterà il tema: «Il latino della politica. La politica del latino». Il terzo seminario si svolgerà alle ore 21, con la proiezione de «La via lattea», a cura del prof. Benedetto Clausi. Il Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche, riunitosi in seduta straordinaria per discutere della legge 133/2008 dopo aver ascoltato gli studenti, ha intanto approvato un documento. «I provvedimenti legislativi di contenimento della spesa pubblicae di riforma della Scuola – si legge – mettono seriamente a rischio la natura pubblica dell’istruzione, ledendo i principi costituzionali dell’autonomia universitaria e del diritto all’istruzione pubblica che stabilisce per i «capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più alti degli studi» (art. 34 Cost.). La manovra finanziaria della scorsa estate, invece, senza premiare il merito, demolisce il sistema pubblico dell’Università, impedendo anche una necessaria riqualificazione della spesa». Il Consiglio di Facoltà esprime un profondo dissenso «non solo per la sostanza dei provvedimenti legislativi, ma anche per gli strumenti adottati – decreti legge – che non hanno permesso l’avvio di un reale dibattito sui problemi dell’istruzione pubblica in Italia, imponendo, di fatto, una concezione della stessa istruzione come costo da tagliare e non come investimento per le generazioni future».
Il Consiglio di Facoltà invita, pertanto, il Senato Accademico dell’Università della Calabria «a prendere una posizione di forte dissenso sui recenti provvedimenti legislativi, che impongono tagli insopportabili e indiscriminati per il sistema universitario». Lo stesso Consiglio dichiara la propria decisa indisponibilità «ad ogni trasformazione dell’Università in Fondazione di diritto privato, che la legge 133/08 prevede come possibilità per superare la drastica riduzione della dotazione finanziaria delle Università».
Tale trasformazione è considerata «come un’ambigua forma di privatizzazione del sistema universitario e non può rappresentare l’alternativa al probabile dissesto finanziario della Università nel 2010. Nè, d’altra parte, possono essere presi in considerazione aumenti significativi delle tasse universitarie che avrebbero degli effetti insostenibili per l’intera collettività calabrese».

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