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«La questione dei lavoratori esposti all’amianto nelle aziende della Valbasento, nonostante il tempo trascorso, merita un’attenta e rigorosa considerazione per valutare se ci siano le condizioni per la riapertura dei termini per la riproposizione delle domande all’Inail per l’ottenimento dei benefici previdenziali». Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, a Matera, nel corso di un incontro per la presentazione del documento elaborato dal gruppo di lavoro per la tutela dei diritti dei lavoratori esposti all’amianto nei siti industriali della Valbasento. «Non di meno bisogna che la Regione Basilicata, nell’esercizio delle sue competenze in materia di prevenzione dei rischi da amianto, predisponga un Piano per garantire un monitoraggio permanente a favore dei lavoratori che sono stati esposti a tale minaccia, per prevenire l’insorgenze delle gravi patologie connesse all’amianto. Da parte nostra, faremo il possibile affinchè non cali il silenzio su una situazione che ha coinvolto centinaia di
lavoratori che hanno pagato con l’insorgenza di gravi malattie, sino alla perdita
della vita, il loro quotidiano impegno sul lavoro». Sono 96 le persone morte
sulle 115, che hanno contratto patologie tumorali presso lo stabilimento ex
Enichem della Valbasento. Questo l’inquietante dato di fondo contenuto nel documento elaborato dal gruppo di lavoro. Dai dati riportati nell’elenco, ritenuto “sottostimato”, è emerso che sono state 33 le persone che hanno contratto malattie professionali collegate all’amianto, di cui 14 sono morte.

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