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di ALESSANDRO RUSSO
Torna al successo il Cosenza e lo fa segnando tre reti, avvenimento unico, fino ad ora, nel campionato in corso. Vittoria ottima per la classifica e per il morale di tutti, squadra e ambiente.
Vittoria dopo qualche incertezza e un primo tempo da rivedere. Il successo è il risultato di una seconda frazione a senso unico, con i Lupi padroni del campo e autori di belle giocate. Il campionato, statene certi, riserverà altre emozioni, ma il Cosenza (questo è altrettanto assodato) sarà arbitro di se stesso.
Il vantaggio è ampio e la vetta solida.
CRONACA – Dopo un avvio interlocutorio, con il Noicattaro a saggiare le forze difensive del Cosenza 1914, alla prima palla utile il Cosenza passa in vantaggio. E lo fa su calcio di rigore. Corre l’ottavo minuto e l’azione diventa pericolosa dopo uno scambio fra Polani e Mortelliti. La sfera arriva ancora una volta al bomber che viene falciato da Lollini. Lupo non ha dubbi e indica il dischetto.
Moschella non si emoziona e supera Sassanelli spiazzandolo. Sembra un inizio in formato “pomeriggio con facile ritorno alla vittoria”, ma i lupi riescono a complicarsi la vita. Al 15’ Harakiri. La palla è nei piedi Ciccio De Rose che perde la sfera in maniera maldestra. Ripartenza del Noicattaro e occasione per Piccinniche non si fa pregare e centra il sette. Punto e a capo.
I Lupi hanno un moto d’orgoglio con una giocata in profondità di Battisti per Mortelliti che avrebbe l’occasione per fare male. Manca l’attimo. Due minuti dopo ancora una distrazione difensiva bruzia che illumina Rana solo davanti ad Ambrosi. La sua conclusione termina di poco a lato. Al minuto numero 26 Braca calcia da 35 metri ma il tiro insidioso viene bloccato in due tempi. Al minuto 33, azione limpida sull’asse Occhiuzzi-Battisti. Il centrocampista batte al volo di poco alto. Al 37’ ancora De Rose perde palla ed è sempre Rana a portarsi in azione solitaria al limite dell’area rossoblù. Braca commette fallo tattico. Menolascina, sulla susseguente punizione, inventa una parabola velenosa che terminerebbe all’incrocio se non ci fosse uno Ambrosi gigantesco a mettere la palla in angolo. Al 42’ ancora occasione gol per il Noicattaro con Siclari che colpisce di pochissimo a lato. Fischi sonori del San Vito, una rarità negli ultimi due campionati. La ripresa, però, è un altra musica. Anzi un altro concerto del Cosenza in attacco sin dal primo minuto; proprio quando viene annullata una rete a Catania per fallo in gioco pericoloso.
Trenta secondi dopo Polani si gira al limite dell’area e calcia forte ma fra le braccia di Sassanelli. Esce Occhiuzzi (non brillante, ma ingiustamente fischiato) e dentro Danti. Al 64’ il Cosenza torna in vantaggio. Moschella dalla bandierina pennella un corner in mezzo: Catania è il più lesto ad arrivare sulla sfera di testa E’ una liberazione che diventa apoteosi ben presto. Al 71’ Polani entra in area, sbaglia il passaggio su Danti, la sfera arriva però aMortelliti che dipinge un assist per Battisti, lesto ad inserirsi negli spazi. E’ il gol del 3-1. I Lupi giocano sul velluto. Finisce con un’azione per il Noicattaro con Baldessarro che si fa ipnotizzare da Ambrosi. I Lupi ululano al campionato: la seconda è lontana sette lunghezze.

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