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Viaggiavano a bordo di un camion Iveco, e sono arrivati dalla Sicilia convinti di poter vendere del materiale ferroso, rame in particolare, sul mercato nero.
Per non indurre sospetti avevano sistemato le paratie laterali del camion, in modo da rendere invisibile dalla strada gli oltre 7 quintali di rifiuti speciali, pericolosi e non, che avevano prelevato dal territorio vibonese nel giro di poche ore.
Tre persone, Giacomo Saglimbene, Francesco e Giacomo Sparacio, rispettivamente di 29, 43 e 19 anni, tutti di Palermo e noti alle forze dell’ordine, sono finiti in manette. Ad arrestarli i Carabinieri di Vibo Valentia che dopo aver perquisito il mezzo, hanno trovato alluminio, fili di rame e carcasse di elettrodomestici, trasportati senza alcuna autorizzazione e soprattutto senza che fosse stato comunicato il luogo in cui il materiale, altamente nocivo per l’ambiente, sarebbe stato smaltito.
L’accusa nei confronti dei tre palermitani è di trasporto non autorizzato di rifiuti pericolosi. Tutti sono stati successivamente portati nel carcere di località Castelluccio. Dopo la convalida dell’arresto, per loro è stato emesso il divieto di dimora nella provincia di Vibo.

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