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di ADRIANO MOLLO
Con il decreto sul federalismo fiscale Reggio Calabria entra a far parte delle città metropolitane, che diventano quindi dieci, insieme a Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Napoli. Il via libera è arrivato ieri sera dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera a un emendamento bipartisan firmato da Italo Bocchino, Massimo Corsaro e Gianni Versace, tutti del Pdl che ha fatto proprio un altro emendamento della deputata del Pd Maria Grazia Laganà su iniziativa del Pd reggino.
L’obiettivo è la realizzazionedella città metropolitana dello Stretto insieme a Messina, ma per il momento, la nascita della città metropolitana di Reggio avrà come primo effetto l’abolizione della Provincia di Reggio Calabria.
Nella nuova organizzazione il comune capoluogo viene articolato in municipalità,
mentre gli altri comuni resteranno gli stessi e svolgeranno funzioni di prossimità, di servizio diretto ai cittadini e alle imprese. La stessa Regione è inoltre vincolata ad attribuire ai comuni funzioni che possono essere da loro meglio amministrate tanto che sono previsti anche meccanismi di garanzia per i comuni.
Le città metropolitane sono state istituite dal Governo Prodi e poi accantonate con la nuova legislatura. Ora se ne torna a parlare nell’ambito della riforma del federalismo fiscale. Proprio ieri è statounodei temi della conferenza unificata Stato-Regioni che deve dare il via libera ai quattro disegni di legge sulla Carta delle autonomie locali e le città metropolitane. La discussione si è conclusa con un nulla di perché Regioni ed Autonomie chiedono un maggiore coinvolgimento sui testi che, probabilmente, oggi saranno oggetto di una prima valutazione da parte del Consiglio dei ministri. Questo è un passo obbligato per dare il via libera alle Città metropolitane che ad oggi esistono sullo sulla carta.
REAZIONI- Esultano il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti e il presidente del consiglio regionale Giuseppe Bova che da schieramenti diversi guardano con favorealla decisione assunta in parlamento. Bova è stato quello che più di tutti ha spinto affinché la città di Reggio e tutta la provincia cogliesse questa opportunità messa in campo dal Governo Prodi (ministro Giuliano Amato). «In un momento assai difficile per Reggio e il Sud si apre così per questa realtà uno squarcio sul futuro», commenta il presidente del consiglio regionale.
«Certo, è solo l’avvio – aggiunge – di un grande processo. Ma le tante risorse umane, a partire da tutti i saperi, le professioni, le capacità di fare e soprattutto i nostri giovani, hanno qualcosa di straordinario su cui impegnare le loro energie. Anche noi, che abbiamo tanto voluto questo momento, sappiamo cosa fare da subito perchè questa nostra realtà possa tramutarsi in una delle capitali di un Mediterraneo davvero reticolare, al servizio di tutta la Calabria e la Sicilia per un nuovo Sud». Il sindaco di Reggio Giuseppe Scopelliti parla di iniziativa di «straordinaria rilevanza». «Con la stessa attesa e lo stesso intenso lavoro che ha accompagnato questo primo fondamentale passaggio
– ha aggiunto Scopelliti – dobbiamo impegnarci tutti assieme affinché si possa completare l’iter nel più breve tempo possibile. È la vittoria della città, di quella classe dirigente che h apreferito azioni concrete per il territorio ai litigi ed ai conflitti, privilegiando il dialogo».

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