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di FRANCESCO SORGIOVANNI
Ieri, i residenti e i numerosi turisti che si trovavano a Stilo, nel centro dell’Alto Jonio reggino, per partecipare ad uno dei momenti più importanti degli antichi riti della Settimana Santa, hanno assistito ad uno spettacolo davvero unico, che non capita tutti i giorni di vedere in giro. Uno sciame d’api ha prima oscurato il sole e poi si è concentrato su un muro lungo il tragitto della processione cosiddetta del “Monumento”, che da poco era partita dalla chiesa di San Giovanni Theresti. E ci sono stati attimi di panico sul luogo dell’insolito ingorgo, che ha costretto circa un migliaio di presenti a tornare indietro senza proseguire nel percorso che da secoli viene seguito dal rito religioso pasquale. Prima lo sciame d’api (si parla di 20.000, più o meno) ha volato per qualche minuto lungo il tratto di via Marconi. Poi ha deciso di riposarsi su un muro della via centrale. All’arrivo della processione, il gruppo di testa si è accorto dello sciame che stava per riprendere il volo, ma aveva pensato di superarlo.
A capeggiare il gruppo di partecipanti al secolare rito della mattina di Sabato santo c’erano soprattutto i ragazzi delle varie associazioni di Stilo. Poi, colpa lo sciame, si è scatenato il putiferio. Ma a rendersi conto del pericolo incombente sono stati le persone più grandi d’età e i militari dell’Arma dei carabinieri, che anche in alta uniforme, erano al centro del folto gruppo professionale.
Tutti non hanno esitato più di tanto a fare dietro front, e ad assistere un bambino che era stato già punto da un’ape. Solo l’intervento di un apicoltore della zona ha riportato la normalità. Ma per circa un’ora ore gli insetti sono stati padroni della scena del giorno di festa facendo allontanare turisti e fedeli. Il numeroso sciame di api, più la regina, hanno fatto letteralmente impazzire tutti.
Lo specialista di api, giunto sul posto, ha posato una cassettina nei pressi dello sciame, ma la regina ha ignorato il richiamo. Le operaie si sono adeguate preferendo ancora l’aria aperta e le brevi scorribande in mezzo al tratto di strada. L’apicoltore non si è però perso d’animo. Armato di tuta, guanti e scarponi adatti, dopo avere posizionato alcuni favi di cera nella cassetta, ha attirato dapprima la regina, che è volata dentro per prima. Le altre dietro. Assicurato lo sciame nella cassettina, l’apicoltore se l’è portata via.
La processione, intanto, era tornata indietro, e stava proseguendo il suo percorso normalmente. E dopo qualche ora l’allarme sul luogo dello spettacolare sciame era cessato del tutto.

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