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di Piero Quarto

E’ stato in campo solo sette minuti, giocando la partita alla pari e mettendo in difficoltà il Molfetta. L’Olimpia basket Matera per il resto non ha saputo contrastare adeguatamente i pugliesi ed ha ceduto in gara 1 senza battere ciglio. Una sconfitta preoccupante per il modo con cui è maturata ed ancor più alla luce del blitz di ieri del Fossombrone a Sant’Antimo che rischia di mettere in pericolo anche il secondo turno del Matera.
Tutti dati che non inducono all’ottimismo anche perchè il modo con cui si è arrivati alla sconfitta, l’atteggiamento, l’approccio mentale lasciano quantomeno interdetti. Matera non è mai riuscita a difendere se non per alcuni minuti nel terzo quarto quando ha provato a rimettere in piedi una sfida che per larga parte è sembrata compromessa. Maggi e Nanut hanno centrato una giornata di grazia e le lacune evidenti della difesa materana hanno acuito i meriti, indubbi, del Molfetta.
Nè è uscita fuori una sfida monocorde in cui il Matera può cercare molti alibi (dagli arbitri alle precarie condizioni di Gergati, alla giornata storta di qualche uomo importante) ma deve soprattutto riflettere su una sconfitta che non può passare inosservata. A lasciare infatti interdetti non è tanto il risultato, perdere a Molfetta in una lotteria come i play out ci può stare ma il modo e lo spirito con il quale l’Olimpia ha affrontato la sfida. Sono mancati i cosiddetti “occhi da tigre” nell’atteggiamento del Matera e forse anche quel carattere necessario per affrontare queste partite senza ritorno.
Segnali da valutare ed affrontare immediatamente per cambiare subito marcia già giovedì in gara 2 e dimostrare che il ko di Molfetta è solo un piccolo incidente nel percorso che porta alla salvezza.
Ne è convinto il presidente dell’Olimpia Michele Vizziello che non condivide gli accenni di contestazioni che alcuni tifosi hanno rivolto alla squadra a fine gara e cerca di smorzare i toni: «bisogna considerare la partita in tutte le sue chiavi, noi non abbiamo fatto la nostra migliore prova e anch’io mi aspettavo qualcosa di più.
E’ vero anche però che abbiamo trovato un Molfetta in giornata di grazia che ha approfittato della condizione di alcuni uomini come Maggi per farci molto male.
Abbiamo avuto le nostre occasioni per la rimonta e c’è anche da dire che forse una rotazione diversa degli uomini, impedita dalle condizioni di Gergati, ci avrebbe messo in condizioni migliori. Poi abbiamo subito anche una serie di fischi arbitrali, tre antisportivi ed un tecnico che hanno aggravato la situazione. Non cerco scuse ma nel novero va messo anche questo.
Io capisco», insiste Vizziello, «la delusione dei tifosi che è la stessa mia e del resto della società, ma in questo momento dobbiamo fare fronte comune per superare queste vicissitudini ed arrivare prima possibile e tutti insieme alla salvezza. E’ per questo che, ora, la contestazione alla squadra proprio non la capisco».

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