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MARSICO NUOVO – «Dopo la diffida scatterà la denuncia alla Procura della Repubblica»..
Azione che l’amministrazione comunale ha deciso di mettere in atto se entro 15 giorni non viene ripristinato il servizio di distribuzione delle poste in zone limitrofe del centro di Marsico Nuovo.
Decisione che il Sindaco del paese, Domenico Vita ha comunicato ieri mattina ai cittadini durante la manifestazione di protesta svoltasi sotto un porticato adiacente gli uffici postali del paese. Manifestazione, nonostante la pioggia, necessaria per «portare all’opinione pubblica una situazione che si trascina da 3 mesi e ormai diventata paradossale nel suo genere». Infatti, l’emergenza è iniziata il 2 Febbraio scorso, quando il postino che copriva alcune zone limitrofe (Camporeale, Calabritto, Santino..) del centro marsicano è stato trasferito in altri posti. Da quel momento la posta in alcune località non è arrivata più, se non a singhiozzo. Una situazione diventata insostenibile per la popolazione marsicana, addirittura un impotenza per il Sindaco Vita «nonostante telegrammi ai dirigenti postali e lettere al Prefetto, il disservizio e i disagi sono continuati a persistere nel centro valligiano». «Ho scritto al Prefetto – spiega il Primo cittadino – che è intervenuto ricordando a Poste Italiane che un servizio pubblico non si può bloccare. Ho inviato comunicazioni e telegrammi ai dirigenti di Poste Italiane, addirittura il dirigente della sede di Taranto, l’ingegnere Pietrangelo aveva assicurato quanto prima di risolvere la situazione. Impegni presi e naufragati in un mare di posta inevasa all’interno dell’ufficio. Ho riscritto nuovamente al Prefetto per segnalare il persistere del disservizio, ma ad oggi non ci sono segnali di ripresa e la situazione non è cambiata. Come Comune – aggiunge Vita – in esecuzione a quanto stabilito con delibera consiliare n.16 del 10.03.2009, approvata ad unanimità ed in relazione al servizio di pubblica utilità, se entro e non oltre 15 giorni persiste il grave adempimento sarà presentato al Procuratore della Repubblica una denuncia per interruzione di pubblico servizio”. E in attesa di una risposta, tra i cittadini cresce la rabbia, scaturita anche in una procedura insolita “recarsi ogni mattina all’ufficio postale e sperare nel ritiro diretto della propria posta” come nel caso di Antonio Casaletto della località Cognone che “da più di un mese non riceve lettere e più volte – spiega Antonio – sono venuto direttamente agli uffici postali a ritirarla, soprattutto, le bollette. Ultimamente sono in apprensione perché sto aspettando una lettera urgente di un ricorso legale, quindi, si può dire che un giorno si e uno no, sono agli Uffici postali”. Lo stesso vale per Salvatore Azzato della frazione Santino, per lui il postino è diventato un miraggio, da oltre 2 mesi non lo vede”. Per Ginetta Volpe “il postino non bussa alla porta di casa ormai da tre mesi” e lei come altri cittadini vengono direttamente agli uffici postali”. Insomma una situazione che peggiora di giorno in giorno e al quale Poste italiane sembra “non aver trovato ancora nessuna risposta risolutiva”.
Angela Pepe

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