X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

Era probabilmente la partita della vita per la Reggina quella a Genova contro la Sampdoria, nella speranza di vedere da “vicino” la salvezza. Ma al “Marassi” i blucerchiti guidati dal grande ex Mazzarri hanno rifilato ai calabresi ben 5 reti. Una vera debacle per gli amaranto, per i quali ora la salita diventa ancroa più dura.
Senza Cassano, lasciato in panchina a riposare in vista della finale di Coppa Italia con la Lazio di mercoledì, la Samp si affida a Marilungo-Pazzini davanti. Ma il gol del vantaggio, dopo 50 secondi, lo firma un centrocampista. Peraltro uno che quest’anno non aveva mai segnato: Daniele Dessena, che fulmina Puggioni con un siluro di destro da fuori area.
La Reggina non fa in tempo a raccapezzarsi. Brienza sembra da solo contro la difesa doriana. Il 15′ è un minuto-chiave: punizione di Delvecchio (battuta da posizione errata), Pazzini supera Valdez in velocità e il difensore lo travolge al limite dell’area. Rosso sacrosanto per lo stopper di Orlandi.
I reggini sembrano dunque vanno in tilt. Il 2-0 e il 3-0 della Samp arrivano nello spazio di sei minuti. Ancora Dessena supera un incolpevole Puggioni. Poi è Delvecchio (in combinata con la nuca di Barreto) a servire il tris su punizione di Ziegler. K.o. tecnico Reggina, blucerchiati che vedono la pratica archiviata già prima dell’intervallo.
Il tecnico amaranto prova a scuotere i suoi inserendo un’altra punta, Corradi. Fuori un evanescente Barillà. Il risultato? Due gol in sette minuti, ma della Sampdoria. Come nel primo tempo, dopo pochi secondi la difesa reggina si apre lasciando spazio a Padalino: cross dello svizzero per il liberissimo (strano, eh?) Marilungo, che schiaccia di testa in rete. Poi è Pazzini, dopo una palla persa del nigeriano Adejo, a piazzare il 5-0.
Il resto della partita è accademia. Con qualche brutta notizia in più per la Reggina, che vede saltare la caviglia di Santos.

nella foto uno sconsolato Campagnolo, il portiere della Reggina

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE