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di Renato Carpentieri

LA GARA dei saluti. Ultimi novanta minuti contro il Genzano che combaciano con l’addio di parecchi calciatori che fanno parte dell’organico. Cosa normale nel calcio a qualsiasi livello. Di certo dopo tre anni in maglia biancazzurra è con le valigie pronte Pasquale Naglieri, ma non solo.
L’esterno di Trebisacce giocava in “mezzo alla strada”, per usare una sua personalissima espressione, e rispose ad uno stage del Matera al “Miani” di Ginosa. Giacinto Losignore, all’epoca presidente del Matera, con i tecnici e altri dirigenti dell’epoca puntarono gli occhi su quel ragazzo veloce e scaltro, una spanna superiore anche a colleghi di un anno più grandi. Tre stagioni importanti. La seconda in particolare con l’avventura nella squadra della nazionale di categoria che doveva partecipare al torneo di Viareggio. Sempre convocato e punto di forza. Ma un banale infortunio gli negò la partecipazione. Tanta rabbia per Naglieri che, senza dubbi, in quell’episodio perse un’occasione per spiccare il volo verso il calcio professionistico. Quest’anno è stato seguito più volte da osservatori di categoria superiore e, contro il Pianura, c’era per lui la cosiddetta prova definitiva. Riecco la sfortuna. Un nuovo infortunio. Tutta la settimana in forse, ma il sabato guarigione quasi miracolosa. Troppa la voglia di non perdere forse l’ultima occasione per spiccare il volo. Denti stretti e si va in campo. Naglieri (29 presenze e 2482 minuti giocati)è uno dei migliori in campo con il Pianura ed ecco che si prospetta l’addio domenica dopo la gara. Ci metterà tutto quello che ha, perchè il ragazzo ha ormai Matera come seconda patria. Tanti gli amici nella città dei Sassi. Ma il momento è maturo. Se Naglieri non approfitta di questa opportunità rischia di restare un giocatore di serie D, o meno, per tutta la carriera. Quindi, l’addio è solo un atto che fa parte di questo mondo e non ci sono drammi. Naglieri (verso Taranto)non sarà l’unico. Perchè Gennaro Acampora (verso Salerno) è seduto a fianco di Naglieri in attesa dello stesso treno. Caso diverso però. Il biondo centrocampista napoletano si è conquistato la stima sul campo a colpi di prestazioni positive. L’anno scorso in forza al Sant’Antonio Abate, anzi punto di forza della squadra giallorossa e onnipresente a centrocampo per l’intero torneo. Acampora arriva a Matera perchè sposa il progetto della società biancazzurra, ma l’inizio è dei peggiori per un ragazzo di 19 anni costretto a subire di tutto. Forse troppo. L’arrivo di Foglia Manzillo è come un toccasana per Acampora (21 presenze e 1717 minuti giocati finora), giocatore forgiatosi nelle giovanili dell’Inter nella stessa nidiata di Mario Balotelli. Giorno dopo giorno rinasce e torna ai suoi livelli. Alti e d’applausi. Vera rivelazione e manna dal cielo a centrocampo dove raccatta palloni e propone. A Bacoli c’erano per lui vari osservatori e fu una prestazione eccellente, con un lancio di quaranta metri per Diego Albano che lo mise a tu per tu con D’Antonio dopo aver recuperato e giocato al meglio uno dei tanti palloni a centrocampo. Acampora e Naglieri sono pronti per il calcio professionistico. E’ chiaro che la squadra non sarà confermata in blocco, visto i risultati, ma c’è più di qualcosa da salvare. Chiaramente in questo momento il pensiero di tutti è esclusivamente mirato i chiudere nella migliore maniera possibile e solo dopo aver conquistato la salvezza cominciare a guardare al futuro. Chiaramente il riferimento è a quei calciatori sui quali la dirigenza punterà anche per la prossima stagione. Questa è un’altra puntata. Da domenica pomeriggio i primi flash.
NOTIZIARIO-Ieri mattina allenamento regolare per tutta la squadra a parte Marsico. Oggi partitella a ranghi misti al “XXI Settembre-Franco Salerno” per provare l’undici da opporre al Genzano domenica.

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