X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

«L’uxoricida Chiaranza non si fa scrupolo di gettare fango sulla povera moglie». Ad affermarlo sono gli avvocati Giovanni Tomaino e Fabio Nicolanti, difensori della famiglia di Raffaelina Gentile uccisa nei giorni scorsi dal marito, Antonio Chiaranza (nella foto).
I due legali della famiglia Gentile smentiscono l dichiarazioni di Chiaranza che «nell’ambito della sua confessione – è scritto nella nota di Tomaino e Nicolanti – avrebbe adombrato un sospetto tradimento da parte della moglie». Circa l’onorabilità della professoressa Gentile, l’avvocato Tomaino afferma che «le dichiarazioni del Chiaranza sono contraddette anche dalle testimonianze dei compaesani tutti, intervenuti in massa ai funerali assieme a quelli dei paesi vicini e a tutti i suoi allievi. Raffaelina era conosciuta come donna affettuosa, amata e amabile da tutta la comunità.
Il parroco Don Pietro Paletta nella struggente omelia ha parlato delle abbondanti doti della donna mentre il sindaco ha dichiarato il lutto cittadino».
«E’ stato affermato che – conclude – che Raffaelina Gentile era madre attenta e lavoratrice instancabile e si faceva carico del sostentamento familiare facendo fronte alla prolungata disoccupazione del marito, sempre pronta a sostenerlo e alleviarlo economicamente, psicologicamente e amorevolmente nel peso della situazione familiare e personale».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE