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Dopo la notizia della possibile presenza in Calabria di pellet combustibile contaminato da cesio-137, la direzione scientifica dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) si è subito attivata per collaborare con i Vigili del Fuoco e le Autorità competenti, fornendo il proprio supporto tecnico-scientifico e, se il caso, anche analitico.
«Urge informare i cittadini calabresi – afferma il Direttore scientifico dell’Arpacal, Antonio Scalzo – su alcune semplici regole da seguire qualora fossero in possesso di quantitativi di pellet.
Prima di tutto, però, una rassicurazione: il contatto o la vicinanza con il pellet di marca Natur Kraft, oggetto dell’inchiesta, che non fosse utilizzato, cioè non bruciato, non comporta pericolo alcuno per la salute dei cittadini».
«Per quanto riguarda le precauzioni, invece – continua Scalzo – chi fosse in possesso di pellet appartenente alla fornitura di Natur Kraft deve segnalarlo alla Questura o ai Vigili del Fuoco, telefonando al 113 o al 115; chi avesse utilizzato il pellet Natur Kraft, non deve manipolare in alcun modo le ceneri derivanti e la stufa o gli attrezzi adoperati e può contattare per le analisi e il supporto tecnico i Vigili del Fuoco, telefonando al 115».
Chi nutrisse dubbi circa la possibile presenza di contaminazione su altre marche o tipologie di pellet combustibili prodotti nei paesi dell’Est, infine, può contattare l’Arpacal ai seguenti numeri di telefono: provincia di Cosenza e Crotone 0984-899058, provincia di Catanzaro e Vibo Valentia 0961 732531, Provincia di Reggio Calabria 0965 886591.

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