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Arriva anche in provincia di Reggio Calabria l’ultima creatura prodotta dal berlusconismo, i cosiddetti Club della Libertà, «associazione culturale che si prefigge lo scopo di radicare sul territorio il progetto politico di Silvio Berlusconi iniziato nel 1994 attraverso una rete di club, associazioni autonome, collegate all’associazione nazionale tramite la concessione dell’uso del marchio “Club della Libertà”». Una ragione di fondo che ricorda molto da vicino il fenomeno della capillarizzazione dei primi circoli targati Forza Italia, 15 anni fa. Loro, comunque, i Berlusconi-boys del reggino ci tengono a dichiararsi «esponenti del Popolo delle Libertà», giusto a scanso di equivoci e di eventuali gelosie da parte dei cugini ex-An con i quali si sono ritrovati sotto lo stesso tetto dopo lo scioglimento dei due antichi partiti di provenienza. Il loro «padre nobile» è il deputato Mario Valducci, presidente nazionale dei Club della Libertà, che ha tenuto a battesimo la nuova creatura giovedì scorso a Roma, alla presenza dello stesso Berlusconi e dei rappresentanti degli oltre 200 circoli già nati in ogni regione d’Italia. Nel territorio della provincia di Reggio Calabria, i profeti di questa nuova associazione di ex forzisti, sono il deputato Nino Foti, coordinatore provinciale del Pdl, e Giuseppe Pedà, imprenditore originario di Gioia Tauro e giovane virgulto del partito. Oltre a Gioia Tauro e Palmi, tre sono stati appena aperti a Grotteria, San Ferdinando e Melicucco. Prima della fine dell’anno apriranno in provincia altri Club a Reggio Pellaro, Catona, Bovalino, San Giovanni di Gerace, Giffone, Cittanova, Ardore, Siderno, Locri, Monasterace, Rizziconi, Galatro, Polistena e Maropati e saranno inaugurati personalmente dal presidente Mario Valducci.

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