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Dopo i tentativi dei giorni scorsi della parlamentare del Pd Laganà, sono i sindacati ora a dire un secco “no” alla soppressione di alcuni convogli decisa da Trenitalia. La protesta, che partirà alle 10.30 dalla stazione di Reggio Calabria, ha incassato anche l’adesione di molte amministrazioni locali, tra cui quelle di Locri e Paola, il Comitato dei sindaci della Ionica, nonchè dell’Arcivescovado di Locri-Gerace, del Codacons, e dei comitati dei pendolari, l’Adiconsum. «Unilateralmente, e solo il 24 febbraio 2010 – è scritto nella nota dei sindacati – Trenitalia ha formalizzato la soppressione di alcuni treni da e per la Calabria. I sindacati avevano reiteratamente sollecitato la dirigenza di Trenitalia a fornire nei tempi e nei modi dovuti, gli elementi ufficiali su quanto si vociferava circa possibili tagli ai servizi».
«La questione – prosegue la nota – investe i vari livelli istituzionali (governo, regione, province, comuni) e pertanto, non può essere affrontata e sostenuta chiamando alla lotta la sola categoria dei ferrovieri. Per questi motivi le organizzazioni sindacali hanno ritenuto di promuovere, fermo restando le iniziative sindacali interessanti la categoria dei ferrovieri, una prima mobilitazione dell’intera popolazione calabrese e della classe politico-istituzionale interessata».
Tutti concordi insomma nel reputare la decisione di Trenitalia dannosa per la mobilità dei calabresi. Motivo per cui, senza un intervento istituzionale o un passo indietro della stessa Trenitalia, altre proteste sono da attendersi.

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