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I Carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 49enne ritenuto responsabile di gravi atti di pedofilia. Il provvedimento è stato emesso dal GIP presso il Tribunale di Palmi, su proposta della locale Procura della Repubblica a seguito delle indagini svolte dai militari dell’Arma che hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo, un impiegato celibe, residente in un comune della Piana di Gioia Tauro.
I Carabinieri sono intervenuti sulla base delle indicazioni fornite dalla Procura dei Minori di Reggio Calabria, che aveva ipotizzato uno scenario di pedofilia in danno di un dodicenne che, in primavera, aveva manifestato un cambiamento di carattere e di comportamento che, fortunatamente, è stato captato per tempo da insegnanti e familiari che si sono rivolti all’Autorità Giudiziaria ed all’Arma. Il ragazzo, incoraggiato dagli inquirenti e dai familiari avrebbe raccontato i fatti, spiegando che già nel settembre del 2009 era stato avvicinato da un adulto che lo aveva invitato per un giro con una “minicar”, durante il quale tuttavia, lo aveva condotto in una zona appartata di campagna, dove gli aveva fatto subire atti sessuali. Il ragazzo, allora solo dodicenne, per diversi mesi si è tenuto tutto dentro, ma i segni di un suo turbamento sono stati fin troppo evidenti. Le indagini dei Carabinieri si sono rivelate preziose per identificare compiutamente il responsabile dell’adescamento, che è stato poi riconosciuto anche dalla giovane vittima. I militari, contestualmente all’arresto, hanno anche eseguito una perquisizione presso il domicilio dell’uomo, cui è stato contestato il reato di violenza sessuale aggravata dall’aver commesso il fatto in danno di una persona minore di anni quattrordici.

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