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di ROSSELLA MONTEMURRO
LA RICHIESTA della convocazione urgente del consiglio comunale, l’invito a una giornata di “serrata” totale della città e il presidio, dalla mezzanotte del 30 giugno, della discarica di La Martella per impedire l’ingresso dei camion di rifiuti da Potenza. La minoranza del Comune è compatta e ieri, nel corso di una conferenza stampa, lo ha dimostrato annunciando una serie di iniziative per affrontare, come ha sottolineato il consigliere comunale delle civiche Angelo Tosto «l’assenza, il vuoto e la disperazione che ci sono nella città. Credo che Matera sia in una condizione di stallo insopportabile. La situazione di disagio si avverte anche parlando con le persone per strada. Ho incontrato il sindaco il 23 maggio, avevamo fatto richiesta per tre delibere (piazza della Visitazione, ex Barilla e Venusio). Pensavamo che potessero essere discusse nei venti giorni canonici previsti dal regolamento ma, non avendo un presidente non si può convocare un consiglio ad hoc. Altra sciagura, – ha continuato Tosto – dal primo luglio decine e decine di camion di rifiuti giungeranno nella discarica di La Martella. I consiglieri delle civiche invitano i consiglieri regionali e provinciali a presidiare da mezzanotte e un minuto del 30 giugno l’ingresso della discarica. La passata amministrazione è stata costretta a pagare per trasferire i rifiuti nella discarica di Pomarico. L’alternativa, quando la nostra discarica sarà colma, sarà quella di portare i rifiuti a Lauria, con costi cinque volte superiori a quelli che incasserebbe il Comune. Siamo pronti anche ad azioni più eclatanti. Faremo svolgere la festa della Bruna ma subito dopo organizzeremo una serrata con la partecipazione dei lavoratori e con presidi in tutti i punti della città. Non è questo il modo di fare politica: c’è talmente tanta consapevolezza tra i cittadini che è come mettere un fiammifero accanto alla paglia».
Saverio Acito, consigliere comunale del Pdl ha affermato che «il problema del presidente del Consiglio è un problema di vita del Consiglio. L’opposizione, grazie al comportamento della maggioranza, si è compattata. Guarda caso – ha continuato Acito – l’assessore all’Igiene non esiste. Anche qui c’è un comportamento illegittimo: gli assessori sono 7, da statuto dovrebbero essere non inferiori a otto né superiori a dieci. Quelle dell’assessore all’Igiene sono dimissioni mai revocate e mai accettate dal sindaco. Come si intende affrontare questa emergenza che farebbe diventare Matera la pattumiera della Basilicata?».
Acito ha inoltre ricordato che con il decreto legislativo del 28 maggio 2010 numero 85 i Sassi vengono trasferiti al patrimonio comunale insieme ad altri immobili: «Si tratta di una questione che merita un minimo di dibattito all’interno del Consiglio comunale. Sembra, invece, che il problema non sia governare la città ma mantenere una postazione. Siamo pronti a votare il presidente del Consiglio ma bisogna che lo scelga il Consiglio».
Sul nome, la minoranza si è espressa su Augusto Toto. Proprio secondo Toto, consigliere comunale delle civiche sembrerebbe, che i rifiuti non saranno solo 4500 tonnellate: «Se ne dovrebbero aggiungere altre 11.000. ha detto – A fine maggio 2011 Matera dovrebbe avere 15000 tonnellate di rifiuti».
«La delibera di giunta di febbraio 2010 prevedeva l’ampliamento di alcune discariche. – ha aggiunto Tosto – Perchè quelle di Ferrandina e San Mauro non riceveranno i rifiuti? In qualità di esponente in ballottaggio con Adduce, di avere un dovere nei confronti di quel terzo di città che espresso il consenso in mio favore. Dal 10 agosto centinaia di materani andranno in mobilità. C’è un disastro alle porte che nessuno riesce a percepire. Mi domando: possibile che dall’altra parte ci sia indifferenza perché ci sono giochi di potere? Qui non c’è un’etichetta politica, c’è un’emergenza», ha concluso.
Presenti ieri nella sala dell’hotel san Domenico anche Adriano Pedicini, consigliere comunale Pdl e Giovanni Angelino delle civiche.

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